Denuncia di Damasco: "150 soldati Usa in Siria. È un'atto d'aggressione"

Il governo siriano mette sotto accusa Obama. La Casa Bianca ha annunciato l'invio di 250 militari

Denuncia di Damasco: "150 soldati Usa in Siria. È un'atto d'aggressione"

"Un chiaro atto d'aggressione". Così il governo di Damasco ha definito l'ingresso nel nord della Siria di 150 soldati statunitensi, il primo scaglione di un gruppo di 250 militari che la Casa Bianca ha annunciato di volere inviare nel Paese di Bashar al-Assad.

Sarebbero arrivati a Rmelian, sostiene Damasco, in una base che è nelle mani delle forze curde che combattono contro l'Isis, anche con il sostegno degli americani. Una "flagrante violazione della sovranità siriana", secondo la fonte citata dalla stampa governativa.

A febbraio l'Osservatorio siriano per i diritti umani,

gruppo con sede a Londra, che per i suoi report utilizza una rete di attivisti sul campo, aveva scritto dell'arrivo a Rmelian di Brett McGurk, inviato speciale per la lotta all'Isis, che ha visto i dirigenti delle forze curde.

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