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Discesa libera verso Milano

Ancora pochi anni e forse proprio per le Olimpiadi invernali in Italia vedremo molti più atleti cinesi competere ad alto livello

Discesa libera verso Milano

Mi aspettavo sicuramente un’Olimpiade di altissimo livello e così è stato. La macchina organizzativa cinese di queste olimpiadi voleva farsi trovare pronta all’evento. Abbiamo vissuto manifestazioni e gare di qualità innegabile e sicuramente anche tutto quanto ci è stato offerto come cornice, la parte più “visiva”, l’esteriorità che il pubblico poteva immediatamente apprezzare, è stata curata in modo particolare e in ogni dettaglio. In tutte le discipline degli sport invernali l’Italia ha atleti di altissimo livello, che hanno sempre voluto fare bella figura in un’occasione come questa Olimpiade. Nello sci alpino, nel fondo, nello snowboard e in tante, tante discipline abbiamo sempre cercato i risultati che meritiamo. So di tutto il lavoro che ogni singolo atleta ha fatto, l’impegno messo in questa preparazione, tutti hanno avuto ben chiaro l’obiettivo Olimpico del 2022 e che questa Olimpiade in particolar modo è stata quella che ci avvia verso i giochi di Milano Cortina. E di tutti i nostri atleti la Fisi sta curando in particolar modo le fasce d’età in funzione dei Giochi del 2026, per farsi trovare pronta alle Olimpiadi di Milano Cortina.

Passaggio di consegne

La Cina è stata per noi un passaggio importante, in occasione della chiusura dei giochi di Pechino abbiamo avuto la cerimonia del cambio, la consegna della bandiera del CIO, che ora passa a Milano. La nostra Federazione è stata pronta in Cina e lo saremo in particolar modo anche per le Olimpiadi italiane. Di questi giochi cinesi, l’unico rammarico dei nostri atleti, se proprio vogliamo trovarne uno, è stato di non aver avuto la possibilità di testare già lo scorso anno le piste di velocità cinesi, in particolar modo dello sci alpino. Altri atleti dello Skeleton, del bob, dello slittino hanno invece avuto questa chance e ne sono stati soddisfattissimi, perché sono strutture veramente efficaci. Anche lo snowboard è arrivato prima di noi, poiché hanno effettuato mesi prima dei giochi le prove preolimpiche. Peccato che la pandemia ci abbia bloccato, lasciandoci la piccola soddisfazione che però è stato così per tutti... e alla fine tutti siamo arrivati ai giochi dalla stessa partenza, nessuno avvantaggiato o svantaggiato, quindi... va bene così, non era possibile fare altrimenti e abbiamo tutti accettato questo percorso.

La pratica dello sci in Cina sta prendendo piede negli ultimi anni, in passato non c’era mai stata una spinta diciamo eclatante, e proprio l’Olimpiade ha svolto egregiamente questa funzione sociale ed economica. Negli ultimi anni ho visto anche tante aziende italiane del settore andare in Cina, per esempio quelle per l’innevamento artificiale o per la costruzione e gestione degli impianti di risalita. Si stanno organizzando lì tante nuove stazioni sciistiche e sicuramente ci sarà un boom, perché avendo così tanti abitanti la Cina automaticamente saprà diventare una grande potenza negli sport invernali. Ma anche adesso ha iniziato ad eccellere, ad esempio nel pattinaggio, o nello skeleton...

L'importanza della collaborazione

Questo prova indubbiamente un fatto: anche se gli atleti cinesi si sono avvicinati da poco tempo a questa disciplina, vuol dire che hanno veramente lavorato tanto per crescere. Sono convinto che in pochi anni e forse proprio per le Olimpiadi invernali in Italia, vedremo molti più atleti cinesi che competeranno ad alto livello. Direi che alla luce del grande sviluppo deglisport invernali in Cina sarà possibile immaginare un’attività di collaborazione tra Federazioni italiana e cinese, qualche buon progetto comune, formativo o di altro tenore. Personalmente sono convinto e auspico che possa nascere una collaborazione, anche perché l’appuntamento di Milano-Cortina 2026 riceverà il testimone proprio da Pechino, in questo senso la grande tradizione dell’Italia può essere di enorme supporto.

Infine, so che in Cina è stato realizzato da China Media Group un canale televisivo pubblico completamente olimpico. L’immagine degli sport invernali italiani che è più giusto veicolare al mondo degli sportivi cinesi, la narrativa sullo sci italiano di oggi e domani è che la Federazione Italiana, con dieci discipline olimpiche a cui si aggiungeràlo sci alpinismo nel 2026, possiede grandi valori da trasmettere. Sicuramente lo sci alpino fa da traino per tutti gli altri sport, ma anche le altre discipline hanno un ottimo valore e dovrebbero essere seguite in eguale misura. Intanto, appuntamento per tutti a Milano Cortina 2026.


L’autore, Flavio Roda, è il Presidente della FISI - Federazione Italiana Sport Invernali

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