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Donald Trump in difesa dei bambini con la sindrome di Down

L'amministrazione americana continuerà ad affermare la parità di diritti e la dignità dei bambini con sindrome di Down, contro i "miti persistenti", i pregiudizi, le discriminazioni e gli aborti selettivi

Donald Trump in difesa dei bambini con la sindrome di Down

L'amministrazione di Donald Trump continuerà ad affermare la parità di diritti e la dignità dei bambini con sindrome di Down, contro i "miti persistenti", i pregiudizi e le discriminazioni che spesso sopportano. Il presidente americano ha voluto celebrare la vita di oltre 250mila americani con sindrome di Down, promettendo una "più profonda comprensione della sindrome stessa” per imparare come si può garantire che le belle persone con questa sindrome possano partecipare pienamente alla società "e onorare la santità della loro vita, in ogni sua fase".

"Tutte le persone sono dotate dal loro Creatore di dignità, diritto alla vita, e della libertà per il perseguimento della felicità", ha detto Trump, e "nonostante alcuni miti persistenti, anche all'interno della comunità medica, la nostra nazione deve accettare con fermezza la verità innegabile che anche una diagnosi di sindrome di Down può essere abbracciata come un dono di Dio".

"Io e la mia amministrazione continueremo a condannare i pregiudizii e le discriminazione che gli americani con sindrome di Down sopportano di frequente", ha aggiunto Trump osservando che la ricerca e il trattamento continuo possono aiutare più persone con sindrome di Down a vivere più a lungo ed una vita più sana. "Molti dei nostri cittadini più giovani con questa condizione possono condurre una vita di successo, indipendente e produttiva", ha spiegato Trump.

La sindrome di Down o Trisomia 21 è una malattia genetica tipicamente associata a ritardi nella crescita fisica, caratteristiche facciali distinte e, spesso, qualche ritardo mentale. Nonostante queste sfide, uno studio del 2011 pubblicato sull'American Journal of Medical Genetics ha rilevato che il 99% delle persone con sindrome di Down si è descritta come "felice" e solo il 4% dei genitori con i bambini con sindrome di Down hanno espresso rammarico per avere avuto bambini con questa patologia.

In tutto il mondo, purtroppo, la sindrome di Down spesso è considerata una giustificazione per abortire bambini non ancora nati. Se negli Stati Uniti l'Istituto pro-life Charlotte Lozier ha stimato che sono ricorsi all'aborto il 30% dei genitori che avevano conosciuto la condizione dei loro figli non ancora nati, ben altri preoccupanti dati arrivano da altri Paesi.

È stato stimato che il 65% dei bambini in Norvegia, ai quali prima della nascita era stata diagnosticata la sindrome di Down, sono stati abortiti. Le cifre sono ancor più gravi in altri Paesi. Per esempio gli abortiti con sindrome di Down in Gran Bretagna sono stati il 90%, il 95% in Spagna e quasi il 100% in Islanda.

Adesso si teme che la cifra degli abortiti con sindrome di Down possa aumentare anche in Irlanda dopo che è stato revocato l'ottavo emendamento che protegge i bambini non ancora nati.

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