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L'arma laser dello Zar: così distrugge gli obiettivi ucraini in pochi secondi

Via via sempre più utilizzate, ecco quali sono i vantaggi delle armi laser rispetto ai sistemi tradizionali e cosa sono in grado di colpire

L'arma laser dello Zar: così distrugge gli obiettivi ucraini in pochi secondi

Ne avevamo parlato sul Giornale.it quando Putin ha fatto sapere di avere a disposizione armi laser con cui distruggere gli obiettivi ucraini in pochi secondi. Anche in questo caso, all'annuncio del Cremlino non è seguito alcun documento che attesti quanto dichiarato, ufficialmente perché coperto da "segreto militare" ma non è escluso si possa trattare anche di propaganda (non sarebbe certo la prima volta). Anche Zelensky, come abbiamo scritto su InsideOver, si è preso gioco di quest'ultimo ritrovato bellico sottolineando "il completo fallimento dell'invasione" da parte dei russi. Volendo comunque approfondire, cos'è e come funziona un'arma laser?

A cosa serve

Senza allungarci su complicati tecnicismi della parola ma dicendo soltanto che significa "amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazione". La capacità del laser è principalmente quella di viaggiare senza disperdersi o perdere di potenza: se, però, si trova in atmosfera o in presenza di altre particelle che possano fare da "schermo", le sue proprietà si attenunano ma senza perdere mai d'efficacia. Guerra a parte, i laser vengono utilizzati in medicina ma anche in campo tecnologico (dvd e codici a barre) ma anche per tagliare diamanti o effettuare saldature. Insomma, il suo utilizzo è trasversale e destinato a molti campi. A questo punto, quindi, qual è l'uso che se ne può fare in guerra?

Quali sono i vantaggi

Se cannoni, fucili e le classiche armi aprono il fuoco contro un bersaglio tramite proiettili, missili o bombe, quindi oggetti di un certo peso e struttura, come ricorda il Corriere il principio dei laser è diverso perché si trasferisce in maniera diretta quel sottile fascio di luce direttamente sul bersaglio. Non viene scagliato nulla, a priori, ma il "raggio della morte", offre molti vantaggi rispetto alle armi che conosciamo. Oltre alla precisione chirurgica, la velocità è l'elemento vincente assieme all'energia che può essere modulata a seconda del risultato che si vuole ottenere, non servono i "rifornimenti" di munizioni, "è un sistema più economico che semplifica di molto anche la logistica", spiegano gli esperti. E poi, importante anche la guerra tecnologica come la possibilità di abbattere radar e sistemi di comunicazione altrimenti molto più difficili da colpire con le armi convenzionali.

Da quanto tempo sono in uso

Chi pensa che si tratti di mezzi squisitamente degli anni Duemila si sbaglia: già nel '70 erano stati sperimentati "laser ad anidride carbonica" e formati da ossigeno e iodio, testati su un particolare Boeing 747 americano per verificare la capacità di abbattere missili in volo. Attualmente, invece, vengono testati i laser "Abl" sono capaci di abbattere missili, proiettili, aerei e droni. I Paesi che usano questa tipologia di arma sono innanzitutto Stati Uniti e Russia ai quali si aggiungono anche altri come Francia, Regno Unito, India, Germania ma anche la Turchia e l'Iran.

È proprio Londra che ha investito milioni di sterline in un profetto di attacco e difesa con laser al quale sta partecipando anche l'azienda italiana Leonardo. Non da ultimo, anche Pechino ha intenzione di munire i propri caccia con i laser per contrastare in maniera efficace i missili ipersonici.

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