Guerra in Ucraina

Elicotteri distrutti dai missili di Kiev: in crisi la supremazia russa

L'Ucraina ha già abbattutto decine di elicotteri russi adesso costretti a non poter più combattere in prima linea: ecco le ragioni e cosa insegna la storia

Elicotteri distrutti dai missili di Kiev: in crisi la supremazia russa

Che non sarebbe stata una guerra facile per gli elicotteri russi si era capito già più di un mese fa, quando il sistema missilistico britannico più all'avanguardia, Starstreak, aveva abbattutto un elicottero di Mosca poco tempo il suo primo utilizzo. Indipendentemente da come procede il conflito con alti e bassi sia da parte di Mosca che da Kiev, anche gli ucraini si sono specializzati in questa pratica abbattendone decine e decine grazie ai razzi Stinger. La situazione attuale è che l'esercito di Putin ne possiede sempre di meno e probabilmente abbandonderà definitivamente l'idea di centrare alcuni obiettivi in questo modo.

Come vengono abbattuti

I numeri non mentono mai: Kiev ha perso 7 elicotteri, Mosca 42, esattamente sei volte tanto. Le fonti sono molteplici, il conteggio lo tiene il portale web Oryx. Cosa significa per Putin? Che questi "velivoli ad ala rotante" non saranno più impiegati in prima linea. Addio sogni di gloria specie ricordando i fasti del passato quando invece erano uno dei fiori all'occhiello dei sovietici. Ora, invece, i Kamov Ka 52 Alligator stanno cadendo come birilli per mano dei sistema di difesa portatili ucraini "Manpad" e ai missili "intelligenti" in grado di trovare e colpire da soli il bersaglio. Mentre gli aerei riescono a schivarli, gli elicotteri fanno una fine diversa. I russi hanno provato a difendersi e cambiare la tattica ma c'è poco da fare: la limitata agilità e il volo a bassa quota ne fanno una delle "prede" preferite dagli ucraini.

"Non sono fatti per attaccare"

In conflitto non è finito, i russi tornano all'attacco ma da questo punto di vista non hanno modo di creare problemi agli avversari. Il fallimento di questo aeromobile è chiaro. A Repubblica, Michael O’Hanlon del Brookings Institution ha affermato che "gli elicotteri russi non sono obsoleti ma non sono il mezzo per attaccare un obiettivo prevedibile o dove il nemico è in allerta". È chiaro che, come accennato prima, se la strategia è sbagliata si rischia l'escalation negativa. Mosca non ha mai saputo impiegare al meglio questo mezzo sin dalla tentata invasione di Kiev perché spesso e volentieri gli elicotteri si sono ritrovati da soli in mezzo al nulla. Altri analisti, però, non credono che si possa considerare la fine di questi elicotteri e puntano l'accento sul fatto che i missili Stinger a disposizione di Kiev, grazie agli aiuti occidentali, sono numerosissimi e mai così alti.

La storia ci ha insegnato che anche in Afghanistan queste "ali rotanti" della Nato nulla hanno potuto contro i razzi dei talebani.

Però, chi ha saputo fare strategia (Usa e Inghilterra) ha ottenuto successi e le pallottole con cui sono stati colpiti Apache e Mangusta (made in Italy) sono tornati alla base sani e salvi.

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