Erdogan bacchetta la Merkel: "L'accordo non va bene, va rivisto"

In una telefonata ad Angela Merkel, il "sultano" ha voluto ribadire la sua linea secondo cui l'accordo da tre miliardi all'anno siglato nel 2016 va rivisto. Niente incontro intanto con il premier greco Mitsotakis

Erdogan bacchetta la Merkel: "L'accordo non va bene, va rivisto"

Nessun incontro con il premier greco, né tanto meno con quello bulgaro e, al contempo, in una telefonata ad Angela Merkel è stato ribadito che l’accordo sui migranti “non va bene”.

Non sembra accennare ad alcun passo indietro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il quale la scorsa settimana ha lanciato il proprio guanto di sfida all’Ue aprendo i confini ai migranti che desiderano passare dalla Turchia al territorio greco e quindi europeo.

Il tutto come ritorsione al mancato appoggio di Bruxelles ad Ankara in occasione dei momenti più tragici relativi alla battaglia di Idlib. La Grecia ha risposto alle provocazioni turche chiudendo i confini, sia terrestri che marittimi. Ma Erdogan vuole andare avanti e già in questo venerdì, di rientro da Mosca, aveva fatto sapere che sulla questione non aveva più alcun senso parlarne: “I confini sono aperti, il discorso è chiuso”, ha dichiarato ai giornalisti presenti sull’aereo presidenziale.

Nel pomeriggio poi, il leader turco ha rincarato la dose: prima ha rifiutato un incontro con il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, successivamente con quello bulgaro. Nessun colloquio dunque con i capi di governo dei due paesi maggiormente interessati dalla crisi migratoria innescata dalla volontà di Ankara di riaprire i confini.

Un ulteriore segnale di come la tensione non è destinata a scendere, soprattutto con la Grecia. Le autorità di Atene hanno segnalato nelle ultime ore provocazioni turche sia lungo i confini terrestri che marittimi. In particolare, si parla di agenti di Ankara che hanno sparato lacrimogeni e pallottole verso il confine greco, mentre un video ha mostrato una motovedetta turca provare a speronare un mezzo della Guardia Costiera ellenica.

A suggello di tutto ciò, sono arrivate anche le dichiarazioni di Erdogan rese in una conversazione telefonica con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Anche in questo caso i toni usati sarebbero stati tanto taglienti quanto chiari: “L’accordo sui migranti del 2016 – avrebbe affermato il capo di Stato turco secondo fonti della presidenza – Non va più bene. Non funziona più e va rivisto”.

In parole povere, Erdogan vorrebbe rimettere in discussione quanto pattuito nel 2016, ossia i tre miliardi di Euro all’anno che l’Europa sborsa alla Turchia per trattenere i profughi siriani. Il presidente turco evidentemente vorrebbe, con la minaccia di nuovi ingressi verso il vecchio continente, giocare al rialzo.

E pretendere ancora più soldi e più mezzi da parte delle istituzioni comunitarie.

Di certo, il braccio di ferro innescato con la Grecia e con l’Ue non sembra destinato a terminare nel giro di poco tempo. Al contrario, sui migranti la tensione potrebbe sempre più aumentare.

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