Caso Skripal

Ex spia russa, avvelenamento attraverso la porta di casa

La massima concentrazione della sostanza tossica è stata trovata sul portone. Intanto i due restano ricoverati in condizioni "critiche, ma stabili"

Ex spia russa, avvelenamento attraverso la porta di casa

L'ex spia russa Sergej Skripal e la figlia Yulia sarebbero venuti a contatto con l'agente nervino che li ha ridotti in fin di vita toccando la porta d'ingresso nella casa di Salisbury. La massima concentrazione della sostanza tossica è stata trovata proprio sul portone. Lo riferisce la Bbc citando fonti di Scotland Yard. "Stiamo concentrando molti dei nostri sforzi all'interno e intorno al loro indirizzo di casa", ha affermato Dean Haydon, capo dell'anti terrorismo.

Sembrano quindi cadere le ipotesi avanzate nelle scorse settimane di una presenza della sostanza chimica nella valigia portata da Mosca dalla filgia Yulia o nel sistema di ventilazione dell'automobile usata quel giorno.

Le indagini

Le indagini si stanno quindi focalizzando attorno all'abitazione di Skripal, visto che "tracce dell'agente nervino sono state trovate in alcune delle altre scene in cui gli investigatori hanno lavorato nelle ultime settimane, ma a concentrazioni inferiori a quelle trovate a casa", ha precisato Haydon. Le forze dell'ordine hanno inoltre confermato che a questo stadio il rischio per la comunità cittadina va considerato "basso". "Chi vive nel quartiere di Skripal può aspettarsi di vedere gli agenti svolgere ricerche, ma voglio rassicurarli che il rischio rimane basso e le nostre ricerche sono precauzionali", ha concluso il capo dell'anti terrorismo.

Intanto Skripal e la figlia sono ancora ricoverati in ospedale, sedati, in condizioni definite "critiche, ma stabili". I medici sono pessimisti riguardo alla loro ripresa.

L'agente di polizia che ha risposto alla segnalazione per soccorrere i due è stato invece dimesso la scorsa settimana.

Commenti