La lettera delle lesbiche che denuncia le violenze dei trans

Undici femministe lesbische (e naturalmente di sinistra) hanno firmato una lettera, pubblicata su Marianne, nella quale sostengono di essere state molestate da alcuni attivisti queer e transgender

La lettera delle lesbiche che denuncia le violenze dei trans

Tensione alle stelle nell'universo dell'estrema sinistra francese e Lgbtq. In una lettera pubblicata su Marianne, undici donne, lesbiche e femministe (ovviamente di sinistra), sostengono di essere state molestate sessualmente da alcune transgender. Morale della favola: a queste donne piacciono le donne, non gli uomini né, tantomeno, gli uomini che hanno cambiato sesso. Per questo motivo hanno subito discriminazioni e violenze anche da parte di alcuni militanti antifascisti che non hanno gradito questa posizione, e sono state accusate di transfobia per il solo motivo di non voler andare a letto con dei transgender. "Noi firmatare di questa lettera testimoniamo di aver subito violenze sessuali, punitive e di genere volte a 'correggere' il nostro orientamento sessuale all'interno di spazi che si presentano come Lgbtq, o queer. Non è una leggenda metropolitana. Questi non sono casi isolati", spiegano. Parole che aprono un vero e proprio terremoto nei circuiti dell'estrema sinistra francese.

La denuncia delle lesbiche francesi

Le lesbiche francesi firmatarie della lettera spiegano di essere state oggetto di bullismo e discriminazioni non solo dall'estrema destra ma anche da attivisti che si riconoscono nei simboli dell'antifascismo militante. L'accusa nei confronti dei trans è pesantissima: "In altre parole, se gli uomini si dichiarano donne con un pene, si guadagnano il diritto di avere rapporti sessuali con noi (indipendentemente dal nostro consenso)" affermano. Notiamo che gli uomini che hanno effettuato la transizione, sottolineano, "cercano sistematicamente di prendere il controllo delle associazioni lesbiche". Tali associazioni organizzano eventi nei quali le donne che non vogliono avere rapporti con i trans devono sottoporsi a dei seminari di "decostruzione delle preferenze genitali" al fine di superare la loro avversione per l'organo genitale maschile. Questo movimento, sottolineano, "che ha usato apertamente la violenza sessuale punitiva per prendere il controllo delle istituzioni originarie della comunità lesbica e distorcere le loro istanze, ora prende di mira il femminismo in generale".

Sono sempre maggiori i motivi di scontro fra le associazioni lesbiche e quelle riconducibili all'universo Lgbtq e transgender. Nel 2019, ricorda Breitbart, la scrittrice femminista Natasha Chart ha parlato degli abusi sessuali perpetuati da persone trans, affermando di aver visto per anni lesbiche molestate "da uomini eterosessuali che si definiscono lesbiche". L'anno scorso la YouTube la lesbica americana Arielle Scarcella ha dichiarato che avrebbe lasciato la comunità Lgbt proprio a causa di questo.

Nel giugno dello scrso anno hanno destato scalpore i tweet della scrittrice J.K. Rowling, autrice dei libri su Harry Potter, la quale ha più volte espresso opinioni in controtendenza sul concetto di sesso e di identità di genere e sui diritti delle persone trans.

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