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Una fatwa sul prof decapitato: così il padre di un'alunna lo ha condannato a morte

La rivelazione del ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin sull'omicidio del professor Samuel Paty: "Hanno lanciato una fatwa contro di lui"

Una fatwa sul prof decapitato: così il padre di un'alunna lo ha condannato a morte

Contro Samuel Paty, il professore francese decapitato venerdì a Conflans-Sainte-Honorine, nella periferia di Parigi, per aver mostrato in classe le caricature di Maometto, è stata lanciata una fatwa: è questa l'ultima rivelazione sul recente omicidio che ha sconvolto la Francia.

Nel corso di un'intervista con la radio Europa 1, il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin ha spiegato che Paty sarebbe stato il bersaglio di una fatwa, nella religione islamica una specie di "sentenza" emessa da un mutfì (dotto autorizzato a emettere responsi in materia giuridica e anche teologica) che il fedele è tenuto a rispettare.

Darmanin, nel dare la notizia, si riferiva in particolare a due delle persone prese in custodia dalla polizia: il padre di un'alunna del professore e un predicatore islamista, Abdelhakim Sefrioui. "Hanno chiaramente lanciato una fatwa" contro il professore, ha spiegato il ministro. Al momento, tuttavia, non è chiaro se vi sia un legame diretto fra Sefraoui e Abdoulakah Anzorov, il 18enne di origine cecena che è stato ucciso dalla polizia dopo aver decapitato Paty.

La risposta di Parigi

Lo stesso ministro, secondo quanto riportato da Le Parisien, ha annunciato che fin dall'alba sono state effettuate operazioni di polizia contro "decine di individui" del movimento islamista e che queste azioni proseguiranno anche nei prossimi giorni.

La risposta francese alla brutale uccisione di Paty si snoda lungo due direttive. La prima coincide con azioni avviate nell'ambito del piano d'azione contro il separatismo islamista, mentre la seconda riguarda invece specificatamente le indagini collaterali all'attacco di Conflans. Da venerdì, inoltre, sono state avviate almeno una cinquantina di inchieste per odio online. Non sono mancati neppure arresti.

"Sono state aperte 80 indagini per odio online e sono già stati effettuati arresti. Da questa mattina si sono svolte e si svolgeranno operazioni di polizia. Riguardano decine di persone, non necessariamente in relazione alle indagini, ma con la volontà di mandare un messaggio", ha detto ancora il ministro dell'Interno, comunicando le decisioni prese all'indomani del Consiglio di Difesa tenuto dal governo.

Il ministro ha quindi ribadito l'intenzione di voler sciogliere alcune associazioni, tra cui Collectif contre l'islamophobie en France (CCIF) e BarakaCity. "Saranno visitate 51 strutture associative. Alcune verranno sciolte", ha concluso.

Ricordiamo che domenica il presidente francese, Emmanuel Macron, ha tenuto al palazzo presidenziale dell'Eliseo il già citato Consiglio di Difesa per fare il punto della situazione. L'ufficio di Macron ha riferito che il governo rafforzerà la sicurezza nelle scuole quando le lezioni riprenderanno il 2 novembre.

Come riportato dal Journal Du Dimanche, ieri Macron si è intrattenuto a colloquio con i genitori del professore, con la ex moglie e con la sorella.

Per Samuel Paty è prevista una cerimonia di omaggio nazionale, mercoledì a fine giornata in un luogo ancora da stabilire.

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