Al funerale riappare la spia: cosa c'è dietro la mossa dello Zar

Ricompare l'alto funzionario dell’intelligence Fsb Sergey Beseda. Una mossa per contenere il dissenso?

Al funerale riappare la spia: cosa c'è dietro la mossa dello Zar

Dato per detenuto dietro le sbarre del carcere russo di Lefortovo, l'alto funzionario dell’intelligence Fsb (Servizio Federale di Sicurezza della Federazione Russa) e capo del settore Esteri Sergey Beseda pare essere ritornato in libertà.

Alcune settimane fa il presidente della Federazione russa Vladimir Putin lo aveva allontano sospettando un suo tradimento, ma ecco che il colonnello Beseda, capo del Quinto Servizio dell’Fsb, fa la sua ricomparsa al funerale del veterano Nikolay Leonov. Sarebbe stato proprio Sergey Beseda a tenere un discorso in memoria dell’anziano dirigente del Kgb.

La notizia ha naturalmente provocato confusione in coloro che osservano con preoccupazione le mosse del capo del Cremlino.

Beseda è stato al vertice del Quinto Servizio, il settore esteri dell’Fsb, reparto che ha raccolto l'eredità del vecchio Kgb. Uomo di fiducia di Putin, secondo i giornalisti Andrei Soldatov e Irina Borogan era finito dietro le sbarre di un carcere di massima sicurezza (secondo certe fonti il penitenziario di Lefortovo, a Mosca) lo scorso 10 marzo. Nessuna conferma, però, da Mosca. Sulla figura di Beseda era caduto un profondo silenzio, così come sul suo vice Anatoly Bolyuch. Poche informazioni anche da parte dei familiari.

Secondo certe interpretazioni, la "scomparsa" di Beseda, uomo vicino al capo del Cremlino, era stata il chiaro segnale del presunto fallimento di Vladimir Putin, che avrebbe ritenuto l'alto funzionario responsabile di certi errori commessi in Ucraina. Fra le accuse che sarebbero state mosse contro Beseda, anche quella di aver fatto trapelare notizie agli americani. Per molti, Sergey Beseda aveva subito la fine del classico capro espiatorio a cui viene attribuita la colpa degli insuccessi nel conflitto.

Come spiegare, allora, l'apparizione dell'alto funzionario al funerale di Leonov? Per alcuni, si tratta di una vecchia strategia per cercare di tenere compatti e serrati i ranghi, mascherando il dissenso interno.

Del resto anche in Russia comincia a farsi sentire un certo malcontento per alcune scelte del presidente, come quella di richiedere il pagamento del gas in rubli. Il magnate dell’acciaio Vladimir Lisin, ad esempio, avrebbe apertamente dichiarato ad un quotidiano di Mosca che una simile decisione provocherà un drastico calo delle esportazioni russe.

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