"Hanno sottostimato la resistenza". Perché i russi stanno fallendo

Mosca non è riuscita a vincere prima della parata del 9 maggio. L'intelligence britannica: "Sottovalutazione della resistenza ucraina e pianificazione dello scenario migliore"

"Hanno sottostimato la resistenza". Perché i russi stanno fallendo

Era stata cerchiata in rosso sul calendario la data del 9 maggio, giorno in cui in Russia si festeggia la vittoria sui nazisti ottenuta nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Diversi analisti avevano ipotizzato che nelle intenzioni di Mosca ci fosse quella di provare a racimolare una vittoria secondaria pur di sbandierare un trionfo per la parata nel Giorno della Vittoria, ma alla fine dei conti così non è stato. Per l'esercito russo continuano a pesare le problematiche riscontrate sul campo di battaglia, che rallentano ancora l'avanzata e provocano perdite di rilievo.

A spiegare ulteriormente i dettagli di quanto sta avvenendo è la valutazione dell'intelligence del ministero della Difesa britannica, che ha messo in luce i motivi per cui i russi non sono riusciti a vantare neanche un minimo successo da poter sbandierare nella giornata di ieri: la "sottovalutazione della resistenza ucraina da parte della Russia" e la sua relativa "pianificazione dello 'scenario migliore'" sono state le cause principali di "fallimenti operativi dimostrabili", che nei fatti hanno impedito al presidente Vladimir Putin di annunciare un significativo successo militare in Ucraina alla parata del Giorno della Vittoria del 9 maggio.

Gli 007 di Londra ritengono "molto probabile" che il piano di invasione della Russia fosse basato sul "presupposto errato" che avrebbe avuto a che fare con una "resistenza limitata" e che sarebbe stato in grado di "circondare e aggirare" in maniera rapida i centri abitati. Si tratta di un'ipotesi che avrebbe portato le forze russe a tentare di svolgere la fase di apertura del conflitto militare "con un approccio leggero e preciso", finalizzato a ottenere una "rapida vittoria con il minimo costo". Questo errore di calcolo ha avuto ovviamente delle ripercussioni negative, che si traducono in "perdite insostenibili" e una successiva "riduzione del focus operativo" della Russia.

Ieri Vladimir Putin, in occasione del suo intervento al Giorno della Vittoria, ha dichiarato pubblicamente che la morte di ogni soldato e ufficiale è una "perdita irreparabile per parenti e amici" e al tempo stesso ha assicurato che il governo russo farà "di tutto" per aiutare le loro famiglie. Infatti il presidente della Federazione Russa ha detto di aver firmato l'ordine di dare un'assistenza statale ai figli dei militari russi uccisi in Ucraina.

L'esercito ucraino ha fatto sapere che dall'inizio dell'attacco di Mosca avrebbero perso la vita 25.650 soldati russi. Da Kiev parlano inoltre di 1.145 carri armati russi distrutti, 2.

764 mezzi corazzati, 513 sistemi d'artiglieria e 185 lanciarazzi multipli. L'esercito russo avrebbe perso anche 12 navi, 199 aerei, 158 elicotteri, 1.970 veicoli e 377 droni. Sono però numeri non verificabili in modo indipendente.

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