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I due volti di Hamas: combatte l'Isis ma condanna chi lo deride

Hamas condanna un comico palestinese per aver fatto della satira sulle Stato islamico nonostante ne combatta le cellule attive nella striscia di Gaza

I due volti di Hamas: combatte l'Isis ma condanna chi lo deride

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I due pesi e le due misure di Hamas nei confronti dello Stato Islamico e dei suoi aguzzini votati al Jihad: combattuti con le armi nella "Striscia", ma difesi dalle battute di un comico palestinese, arrestato per aver "insultato l'Islam".

Un tribunale militare di Hamas nella strscia di Gaza, ha infatti condannato a un anno e mezzo di prigione per "comportamento inappropriato" un giovane comico palestinese, Aadel al-Mashwakhi, colpevole di aver "insultato i sentimenti religiosi" dell'Islam in un video che derideva le terribili esecuzione perpetrare dallo Stato Islamico, e i terroristi che lo hanno instaurato in Medio Oriente - gli stessi che oggi cercano di scatenare la guerra tra Gaza e Israele, e che lo stesso Hamas ha deciso di combattere in una guerra segreta che mira ad estirparne le cellule.

Nel video incriminato, tre giovani, di cui due armati di coltello, fanno della satira sull'esecuzione di teorico imputato: un giovane inginocchiato e bendato che avrebbe violato le leggi del Corano, e che per questo sarebbe finito sotto il rigido giudizio dei jihadisti dell'Isis. Il comico trentaduenne compariva quale lettore dei capi d'accusa. "Taglieremo la testa a quest'uomo perché 10 anni fa ha rubato una bustina di pistacchi ad un'anziana e quattro anni fa ha nuotato in mare con pantaloncini corti 5 cm sopra il ginocchio, in contraddizione con l'Islam", scandiva con voce autoritaria e laconica il comico, già autore di decine di altri video fondati sullo stesso tipo di "ironia" che, a quanto pare, non è stata apprezzata da tutti.

Nonostante questa parodia abbia avuto molta risonanza sui social network, è stata duramente criticata dalle autorità religiose e da molti islamisti, che si sono sentiti derisi riguardo i precetti inviolabili del Corano. Per questo motivo Hamas, che è a tutti gli effetti un movimento palestinese di stampo islamista radicale (sebbene non riconosca nel movimento jihadista a cui si rifà l'Isis), ha deciso di arrestare il comico e condurlo d'innanzi a una corte militare, che lo ha condannato ad una reclusione di 18 mesi per aver insultato i sentimenti religiosi dell'Islam. A decretare la pena è stato il tribunale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. La pena prevede 6 mesi di reclusione per tre reati: "insulto ai sentimenti religiosi", "opposizione a politiche pubbliche" e "comportamento manchevole".

Dopo tutto, forse, gli Stati Uniti come Israele, non sbagliano a sostenere la tesi che Hamas non "rispetta la libertà di espressione" alla stregua di altri movimenti intransigenti che sono devoti alle leggi dell'Islam.

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