Continua l'operazione di terra avviata giovedi sera da Israele nel nord della Striscia di Gaza. L'esercito di Tel Aviv sta avanzando con l'obiettivo di identificare e distruggere i "tunnel" usati da Hamas per spostare i razzi da lanciare contro la capitale israeliana.
È l’area nord di Gaza in particolare ad essere sotto attacco, con bombardamenti e raid un po' dappertutto, in un clima di panico diffuso. Testimoni riferiscono di non sapere
dove fuggire. Secondo il portavoce militare, durante la notte sono stati colpiti oltre 100 "siti del terrore", circa 9 tunnel e oltre 20 lanciatori di razzi. Nell'offensiva è stato ucciso un militare israeliano, mentre tra le vittime palestinesi ci sarebbe anche un neonato.
Tre adolescenti tra i 12 e i 16 anni sono stati uccisi oggi dal fuoco dell’artiglieria israeliana. Peggiora quindi il bilancio delle vittime: dall'inizio dei raid sono state uccise oltre 260 persone tra cui civili e diversi bambini, mentre in oltre 2mila sono rimasti feriti.
Hamas non ha intenzione di star a guardare e minaccia pesanti ritorsioni. "Quello che l’invasore israeliano non è riuscito a realizzare con i raid aerei e marittimi, non lo realizzerà nemmeno con l’offensiva terrestre, che è destinata all’insuccesso", ha detto il capo in esilio Khaled Mechaal. L’offensiva terrestre provocherà "ancora più spargimento di sangue" e complicherà gli sforzi per mettere fine al conflitto nella zona, ha aggiunto il presidente dell’Anp Abu Mazen (Mahmud Abbas). "Gaza sarà la tomba per i soldati di occupazione", avvisa inoltre il portavoce Sami Abu Zuhri, "I giorni a venire metteranno in luce la codardia di Benyamin Netanyahu, che pagherà un duro prezzo".
In risposta all'invasione, Hamas ha reagito con il lancio di decine di razzi verso importanti città nel Sud di Israele, in particolare su Beer Sheva, Ashdod e Ashqelon. Le batterie di difesa Iron Dome hanno intercettato in volo i razzi che rischiavano di mietere vittime, mentre hanno ignorato quelli diretti verso zone aperte.
"Il mio ordine all’esercito è di tenersi pronto ad una possibile estensione significativa dell’operazione e l’esercito è preparato", ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un discorso alla nazione, "Operiamo solo contro obiettivi terroristici nella Striscia e ci rammarichiamo per ogni vittima civile non intenzionale
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, si è detto allarmato per la grave escalation di violenze che "aumenterà inevitabilmente la sofferenza già spaventosa delle popolazioni colpite" e lancia un appello per lo "stop immediato delle ostilità". "Tutti devono rispettare il diritto internazionale umanitario", ha aggiunto, "Chi viola tali obblighi deve essere ritenuto responsabile. Israele deve fare molto di più per fermare l’uccisione di civili".
"Continuo a sostenere che Israele ha il diritto di difendersi", ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parlando della crisi in Medio Oriente, all’indomani dell’operazione di terra lanciata da Israele. Obama ha detto di aver sentito per telefono il primo ministro israeliano Netanyahu.
"Nessun paese può accettare che i razzi siano sparati ai suoi confini", ha detto Obama riferendo del colloquio con Netanyahu. "Ho chiarito che gli Stati Uniti e gli alleati sono preoccupati per i rischi di un’ulteriore escalation e per le perdite di vite innocenti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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