Tregua a Gaza, Israele si ritira. Spazio per i negoziati al Cairo

Via dalla Striscia di Gaza. Dopo che le forze di terra hanno completano la distruzione di tutti i tunnel scavati dalla guerriglia palestinese, Israele ha dato il via al ritiro totale dell'esercito. Ritiro che arriva in concomitanza con l'entrata in vigore della tregua di 72 ore mediata dall’Egitto e accettata sia da Israele sia da Hamas per permettere al negoziato in corso al Cairo di raggiungere un cessate il fuoco più duraturo. Purtroppo la tregua è stata preceduta dal "saluto" di Hamas che ha lanciato una salva di razzi, una ventina, verso una serie di comunità israeliane.

Dopo 28 giorni di guerra arriva un accordo tra israeliani e palestinesi. Lo spiraglio si era aperto ieri sera al Cairo con la notizia della possibilità di un cessate il fuoco di 72 ore avanzato dalle fazioni palestinesi, Hamas e Jihad islamica comprese, su mediazione egiziana. Uno spiraglio che si è concretizzato poi in tarda serata quando da Israele è rimbalzato anche l’ok del gabinetto del governo di Benjamin Netanyahu.

La mossa dovrebbe ora portare al passo successivo, quello dei negoziati, visto che tra le condizioni poste c’è la richiesta che lo stato ebraico torni al tavolo negoziale al Cairo. In serata, fonti dell'aeroporto del Cairo hanno annunciato l'arrivo di "una delegazione israeliana" in Egitto. Il governo di Tel Aviv avrebbe già respinto "in linea di principio" tre dei sette punti presentati dalle fazioni palestinesi.

Intanto, l'esercito israeliano ha definitivamente ritirato le truppe dopo aver completato la distruzione di 32 tunnel a Gaza.. Un contingente israeliano rimarrà in allerta vicino al confine con Gaza nel caso le fazioni palestinesi della Striscia violino la tregua.

Oggi le autorità israeliane hanno

anche reso noto che i servizi segreti hanno arrestato tre settimane fa il mandante del rapimento e dell'uccisione di tre ragazzi ebrei in Cisgiordania. L'uomo, Hussam Kawasmeh, secondo lo Shin Bet era finanziato da Hamas.