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A Kabul è ancora caos. 81 studentesse della Sapienza bloccate

I manifestanti chiedono di poter prelevare denaro dai bancomat o dai conti correnti. Timori di nuovi attacchi dell’Isis nella zona dell’aeroporto, chiuso ai voli dei civili

A Kabul è ancora caos. 81 studentesse della Sapienza bloccate

Tensione altissima a Kabul dove continuano le proteste di centinaia di persone che stazionano davanti alle banche, chiuse da quando i talebani hanno ripreso il potere lo scorso 15 agosto, con la speranza di riuscire a prelevare del denaro dai loro bancomat o dai conti correnti.

Alcuni manifestanti, come riporta il corrispondente di Al Jazeera nella capitale afghana, si sono presentati all’esterno degli istituti di credito già alle 4 di mattina. Secondo la tv all news, la situazione è ben presto degenerata tanto che si sono registrati scontri con i talebani che hanno lanciato sassi per disperdere la manifestazione."La folla sta iniziando a diventare turbolenta", ha scritto su Twitter il giornalista rilanciato dal Guardian, "i talebani stanno lanciando pietre e colpiscono alcuni con dei rami, si è sentito uno sparo in aria".

Proteste si erano già avute ieri quando molti dipendenti pubblici che non ricevono lo stipendio da mesi e che non possono prelevare soldi né dal bancomat né dal conto corrente erano scesi in strada per manifestare il proprio malcontento. I bancomat funzionano ma il prelievo è limitato a circa 200 dollari al giorno. Sulla questione è intervenuta anche la Banca centrale che ha ordinato di permettere ai correntisti il ritiro di 200 dollari alla settimana. Una misura che, come è stato specificato, sarà "temporanea".

Il caos in aeroporto

Da oltre 24 ore i talebani hanno chiuso l'aeroporto di Kabul alla maggior parte degli afghani che sperava di essere evacuata dal Paese. Ciò avviene mentre gli Stati Uniti e i loro alleati stanno completando il ponte aereo che pone fine a due decenni di presenza delle loro truppe nel Paese.

Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ieri ha annunciato che le forze del gruppo islamista stanno tenendo alcune posizioni all'interno dell'aeroporto e sono pronte a prenderne pacificamente il controllo una volta che tutti i militari ed i civili americani avranno lasciato il Paese. Gli stessi talebani e le forze americane mirano a un rapido trasferimento di poteri all'aeroporto di Kabul. È quanto ha riferito alla Reuters un esponente dei talebani, chiedendo l'anonimato."Stiamo aspettando il cenno finale da parte degli americani per assicurare il pieno controllo sull'aeroporto", ha spiegato la fonte. Quest’ultima ha anche riferito che i talebani hanno già un gruppo di tecnici e d'ingegneri altamente qualificati pronti a gestire lo scalo.

Il rischio di attentati

Nel frattempo i talebani hanno dispiegato nuove forze all’esterno dello scalo per evitare che si radunassero grandi folle. Il timore è che l’Isis possa sfruttare il caos per compiere un nuovo attentato. Timore rilanciato anche da Washington. Il presidente Joe Biden ha avvertito che un altro attacco è "molto probabile nelle prossime 24-36 ore". L'ambasciata degli Stati Uniti, a causa di una "minaccia specifica e credibile", ha emesso un nuovo avviso, per tutti gli americani, nel quale si chiede di evitare l'area dell'aeroporto. I funzionari hanno garantito che le forze statunitensi hanno preso ogni precauzione per evitare il peggio.

Ma anche i talebani si organizzano. Nuovi di posti di blocco sono sorti sulle strade che portano allo scalo di Kabul. Alcuni di questi sono presidiati da combattenti del gruppo islamista in uniforme con Humvees e occhiali per la visione notturna, sottratti alle forze di sicurezza afghane.

Possibili trattative in corso

A quanto apprende l'Adnkronos da fonti locali in corso di verifica, i talebani hanno fatto sapere di aver raggiunto un accordo con Ahmad Massoud, leader delle forze di resistenza presenti nel Panjshir. La situazione nell’area, però, è incerta. Quasi tutte le reti internet e i servizi di telecomunicazione sono stati tagliati dai talebani, secondo quanto riferiscono fonti locali alla Bbc.

Studentesse bloccate

Sono 81 le studentesse afghane iscritte a "La Sapienza" di Roma che erano sulla lista del ministero della Difesa per essere trasferite in Italia ma sono rimaste bloccate a Kabul. È quanto ha confermato l'ex rettore dell'Università, Eugenio Gaudio, aggiungendo che con il prorettore agli affari internazionali Bruno Botta si sta lavorando "per sostenere gli studenti afghani iscritti alla Sapienza attraverso fondi con la Fondazione Roma-Sapienza".

Le ragazze dovevano partire ma a causa degli attentati compiuti da Isis sono dovute tornare indietro.

"C'è impegno per aiutare questi studenti in difficoltà", ha garantito il rettore all'Agi.

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