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Kazakhstan, seggi aperti per il referendum sulla riforma costituzionale promossa da Tokayev

In Kazakistan si sono aperti oggi i seggi per il referendum sulla riforma costituzionale voluta dal presidente Kassym-Jomart Tokayev. La riforma costituzionale punta ad una trasformazione globale del modello statale

Kazakhstan, seggi aperti per il referendum sulla riforma costituzionale promossa da Tokayev

Un referendum nazionale sull'adozione di emendamenti e integrazioni alla Costituzione. Proprio in queste ore, in Kazakistan va in scena un importante appuntamento elettorale che chiama in causa il popolo kazako. Dalle 7 alle 20 ora locale, quasi 12 milioni di elettori potranno esprimere la loro preferenza in uno degli oltre 10mila seggi elettorali aperti in tutte le regioni del Paese.

Il referendum in Kazakistan

Quello in fase di svolgimento è il primo referendum avvenuto in Kazakistan dal 1995 ad oggi, ovvero da quando è stata adottata l'attuale Costituzione. Se saranno approvate dagli elettori, 56 proposte di modifica avranno un impatto su 33 articoli della carta costituzionale, a conti fatti circa un terzo del documento. Per essere approvati, gli emendamenti proposti devono raccogliere la maggioranza semplice di tutti i voti, oltre ad un'affluenza minima del 50% degli elettori registrati.

La riforma costituzionale punta ad una trasformazione globale del modello statale, che include il passaggio da una forma di governo "superpresidenziale" ad una repubblica presidenziale con un parlamento influente e un governo responsabile. La riforma comprende anche la limitazione dei poteri del Presidente.

Inoltre, se approvata, la riforma andrebbe a rafforzare notevolmente il potere rappresentativo e il sistema di controlli e contrappesi, e aumenterebbe l'indipendenza dei maslikhats (i consigli regionali e locali). Verrebbe inoltre introdotto un modello misto-proporzionale di maggioranza per l'elezione dei deputati al Parlamento ai consigli regionali e locali. Una parte significativa degli emendamenti, infine, si concentra sul rafforzamento della protezione dei diritti umani, istituendo la Corte costituzionale, consolidando lo status di Commissario per i diritti umani a livello costituzionale e vietando completamente la pena di morte.

"Una giornata storica"

Il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, è stato tra i primi ad aver espresso il suo voto presso il Palazzo degli Scolari nella capitale del Paese, Nur Sultan. "Oggi è una giornata storica per il nostro Paese. Le persone stanno prendendo una decisione importante. Non c'è costrizione", ha dichiarato Tokayev.

"Il paradigma dei rapporti tra Stato e società sta cambiando. I diritti umani stanno venendo alla ribalta e questo è estremamente importante. Nella Costituzione, lo status di Garante dei diritti umani acquisisce un nuovo status e un nuovo significato. Il difensore civico potrà appellarsi alla Corte costituzionale e anche questo organismo è nuovo per noi", ha spiegato Tokayev dopo il voto, secondo quanto citato dall'agenzia di stampa Kazinform.

I primi dati sull'affluenza

I dati preliminari forniti dalla Commissione elettorale centrale parlano chiaro. L'affluenza alle urne in tutto il Paese si attesta intorno al 43,7% alle 12:00, salita due ore più tardi al 53,43%. La più alta affluenza alle urne finora è stata registrata nella regione di Kyzylorda (65,3%), mentre la città di Almaty, la più grande ed ex capitale del Kazakistan, ha mostrato l'affluenza più bassa con il 23,6%.

Altre cinque regioni hanno avuto un'affluenza superiore al 60%, tra cui la regione del Kazakistan orientale (64,21%), la regione di Zhambyl (63,46%), la regione di Kostanay (62,47%), la regione del Kazakistan settentrionale (62,41%) e la regione di Karaganda (61,08%) . Nella capitale Nur-Sultan il 41,13 % degli elettori si è recato ai seggi.

Un totale di 272 osservatori internazionali e 215 giornalisti stranieri sono stati accreditati per monitorare il referendum, inclusi 209 osservatori di 10 organizzazioni internazionali, come la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), l'Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti umani (OSCE/ODIHR ), Organization of Islamic Cooperation e Shanghai Cooperation Organization Conference on Interaction and Confidence Building Measures in Asia (CICA). Sono inoltre stati accreditati altri 63 osservatori provenienti da 25 Paesi.

Indipendentemente dall'esito finale del referendum questo passaggio rappresenta un punto di svolta nella storia del Kazakistan. Con la riforma della Costituzione annunciata lo scorso 16 marzo, il presidente Tokayev ha avviato nel Paese un lungo e serio processo di trasformazione sociale, un percorso che porterà alla costruzione di un nuovo Stato.

E che, tuttavia, oggi è soltanto all'inizio.

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