Stinger, mortai e missili Milan: la lista (secretata) delle armi italiane inviate a Kiev

Governo e Copasir hanno deciso di imporre il segreto sulla lista di armi da inviare in Ucraina, ma alcune fonti di stampa hanno rivelato non pochi dettagli

Stinger, mortai e missili Milan: la lista (secretata) delle armi italiane inviate a Kiev

Il parlamento ha dato il suo primo via libera al decreto Ucraina, all'interno della quale ci sono tutte le disposizioni relative agli aiuti dell'Italia verso Kiev. Non solo aiuti umanitari, ma anche armi e munizioni.

Ed è su quest'ultimo aspetto che si concentra la massima attenzione politica. Capire cioè quali dispositivi stiamo inviando in Ucraina. Saperlo con certezza è impossibile. Infatti nei giorni scorsi governo e Copasir (la commissione parlamentare di controllo sulle attività dei servizi segreti) hanno imposto il segreto sulla lista degli armamenti a sostegno dell'esercito ucraino.

Ma alcuni dettagli sono comunque usciti dal palazzo. Su IlFattoQuotidiano è stato pubblicato un elenco di armi in grado di avvicinarsi molto a quello ufficiale approvato dall'esecutivo. Si parte dalle mitragliatrici. In particolare, verranno spedite in Ucraina diversi modelli di mitragliatrice MG 7.62. Sul sito dell'esercito ne vengono spiegate le caratteristiche. Si tratta di arma automatica con “reparto a corto rinculo di canna con chiusura geometrica a rulli e con una celerità di tiro pari a 750 –900 colpi al minuto”. È funzionante e funzionale, ma è in dotazione all'esercito dal 1959. Un'arma quindi, secondo alcuni esperti sentiti da IlFatto, un po' “datata e obsoleta”.

Ci saranno anche le mitragliatrici 12.7 Browning, oltre che colpi calibro 12.7. “Le caratteristiche tecniche e balistiche della Browning, unite ai più moderni tipi di munizionamento – è la descrizione che si legge nel sito dell'esercito – ne fanno un’arma versatile e pienamente rispondente alle necessità operative”.

In Ucraina anche i missili

Oltre alle mitragliatrici, in direzione di Kiev stanno per partire anche spedizioni con all'interno almeno “cento missili”, si legge nell'elenco. Ci sono poi anche gli Stinger, fondamentali per proteggere lo spazio aereo.

Il governo ucraino appare (forse) rassegnato all'idea di una no fly zone da parte della Nato, vista la pericolosità di una simile azione. Ma da parte sua l'Alleanza Atlantica ha promesso più armi per dare la possibilità a Kiev di difendersi da attacchi aerei. Gli Stinger servono proprio a questo. Sempre nel sito dell'esercito è possibile vedere una descrizione. “Si tratta – si legge – di un sistema d’arma missilistico terra-aria impiegato contro la minaccia aerea condotta alle bassissime quote”.

Una vola premuto il grilletto, l'ordigno parte e va verso l'obiettivo. È facile da usare, non comporta per gli ucraini un grande addestramento, ma ha il “limite” di poter puntare solo su aerei a bassa quota. Ne sono consapevoli ovviamente i russi, i quali quindi provano sempre ad operare a quote più elevate, anche se spesso durante queste settimane di guerra gli aerei di Mosca, per via del posizionamento di alcuni obiettivi o delle condizioni meteo, questo non è stato possibile.

In arrivo i lanciarazzi e missili anticarro

Nell'elenco di armi da inviare a favore dell'Ucraina anche almeno 200 lanciarazzi. In gran parte si tratta di C-c Mk72Law, costruiti negli anni '60 negli Stati Uniti. Poi ci sono missili anticarro del modello Milan.

Nulla a che fare con il riferimento alla città italiana, il nome è l'acronimo francese di “Missile d’Infanterie Léger Antichar”.

In direzione Ucraina anche elmetti e giubbotti antiproiettile. Ne verranno spediti almeno 5.000 e verranno distribuiti ai soldati dispiegati da Kiev lungo i fronti più sensibili.

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