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L'idrossiclorochina? Bocciata dalla società tra fantasy e porno

L'idrossiclorochina? Bocciata dalla società tra fantasy e porno

Rischia di crollare come un castello di carta lo studio della prestigiosa rivista medica The Lancet sui possibili effetti dannosi dell'idrossiclorochina tra i pazienti Covid-19, che aveva portato decine di governi ed enti nazionali a sospendere i trattamenti. La rivista medica ha preso le distanze dal proprio studio «dopo che sono emerse gravi questioni scientifiche» e ha annunciato l'apertura di una revisione interna dai suoi stessi autori. Sebbene parte della comunità scientifica dubiti dell'efficacia dell'idrossiclorochina, diverse decine di esperti avevano espresso in una lettera aperta la loro «preoccupazione» per la metodologia utilizzata in questo lavoro, sulla base delle informazioni raccolte da Surgisphere, una società che ha tra i suoi impiegati uno scrittore di fantascienza e una modella pornografica.

L'articolo aveva portato l'Oms a interrompere gli studi clinici sull'idrossiclorochina in diversi Paesi, poiché ha concluso che questa molecola non solo non porta benefici ma aumenta il rischio di morte. Lo studio si basa sui dati di circa 96mila pazienti e confronta l'evoluzione di coloro che hanno o meno ricevuto questo trattamento. In una lettera aperta del 28 maggio, scienziati in tutto il mondo evidenziano come la revisione dello studio Lancet sollevi «preoccupazioni sia metodologiche che di integrità dei dati». The Lancet ha ricordato che «gli autori non sono affiliati a Surgisphere ed è in corso un audit sulla validità dei dati». «Abbiamo bisogno di una vera valutazione indipendente», ha replicato il ricercatore James Watson, promotore della lettera.

Lo studio Lancet era stato attaccato anche dai difensori dell'idrossiclorochina, spesso con l'hashtag #LancetGate.

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