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Marò, pressing della Farnesina: ​"Girone rientri presto in Italia"

Nonostante la decisione del Tribunale arbitrale dell'Aja, l'India non ha ancora disposto il rientro del marò. L'irritazione della Farnesina: presentata alla sezione feriale della Corte Suprema indiana la richiesta di attuazione urgente

Marò, pressing della Farnesina: ​"Girone rientri presto in Italia"

Salvatore Girone è ancora in India. Nonostante la decisione presa dal Tribunale arbitrale dell'Aja del 29 aprile scorso. Oggi l'Italia ha presentato alla sezione feriale della Corte Suprema indiana una richiesta di attuazione urgente. L'obiettivo è consentire il rapido rientro in patria del fuciliere di Marina.

Il Tribunale arbitrale l'ha messo in chiara. Italia e India devono cooperare per definire le condizioni e le modalità del rientro e della permanenza nel nostro Paese di Girone, in attesa che arrivi la procedura arbitrale che dovrà decidere sulla controversia giurisdizionale nel caso della Enrica Lexie. La data dell'udienza della Corte Suprema indiana fissata per l'esame della questione è giovedì 26 maggio. Intanto, però, l'India non ha ancora disposto il rientro del marò. E Girone si trova ancora detenuto illegalmente in Nuova Delhi. È così ormai da anni: costretto a vivere in India, a migliaia di chilometri dalla sua famiglia, con due bambini ancora in tenera età, il fuciliere è tenuto in libertà condizionata e obbligato alla dimora nella dependance dell'ambasciata italiana nella capitale indiana.

A inizio maggio, dopo anni di immobilismo, la Farnesina è riuscita a mettere a segno un punto a suo favore quando all'Aja, la Corte permanente di Arbitrato, ha stabilito che Girone deve attendere in Italia la conclusione dell'arbitrato presso gli stessi giudici su chi (Italia o India) abbia la giurisdizione sull'omicidio dei due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala, nel 2012: deve rientrare "per motivi umanitari", hanno stabilito i giudici, proprio come sosteneva l'Italia.

Le condizioni di rientro saranno convalidate dalla Corte Suprema di New Delhi giovedì prossimo.

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