Sono arrivati dall'Africa con un obiettivo ben preciso: uccidere Volodymyr Zelensky. Oltre 400 mercenari russi del gruppo paramilitare Wagner si troverebbero in Ucraina, nell'epicentro della crisi, con la chiara intenzione di eliminare il presidente ucraino e alcuni dei suoi più stretti collaboratori.
L'ombra del gruppo Wagner
Mentre i riflettori erano puntati su Gomel, in Bielorussia, dove sono andati in scena i negoziati tra russi e ucraini, l'ipotetico arrivo in terra ucraina dei mercenari di Wagner ha oscurato gli sforzi diplomatici. L'indiscrezione è stata riportata dal quotidiano britannico The Times, secondo cui i miliziani sarebbero stati fatti rientrare cinque settimane fa da una missione in Africa. In cambio della testa di Zelensky, sarebbe stata loro promessa una ricca ricompensa. A quanto pare, la notizia sarebbe stata appresa da Kiev lo scorso sabato, e cioè poco prima che venisse imposto un coprifuoco totale sull'intera capitale nel timore di azioni di sabotaggio da parte dei russi. È dunque probabile che le autorità abbiano utilizzato il termine di "azioni di sabotaggio" per riferirsi anche - e soprattutto - alla missione del gruppo Wagner.
Secondo una fonte collegata allo stesso gruppo, i primi mercenari – tra i 2mila e i 4mila uomini - sarebbero approdati in Ucraina a gennaio con missioni diverse. Il nuovo gruppo, invece, avrebbe come unico imperativo quello di decapitare il governo ucraino per poi abbandonare l'Ucraina nel giro di pochi giorni. Alcuni di essi sono stati schierati nelle regioni ucraine separatiste di Luhansk e Donetsk, mentre altri 400 sono entrati dalla Bielorussia e stanno puntando dritti verso Kiev. "Sono molto efficaci. Possono apparire dal nulla, fare cose molto violente e poi scomparire di nuovo, senza lasciare tracce su chi possa essere il responsabile", hanno spiegato gli esperti.
Non solo Zelensky: gli obiettivi dei mercenari
A quanto pare, i mercenari del gruppo Wagner avrebbero una corposa lista di obiettivi. Al primo posto c'è ovviamente il presidente Zelensky, seguito tuttavia da altri 23 uomini da eliminare, tra i quali, oltre al premier e ai membri dell'esecutivo, anche il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko e suo fratello Wladimir, entrambi popolari ex campioni di boxe che hanno imbracciato le armi contro i militari russi. Ricordiamo che il gruppo Wagner fa capo a uno dei più stretti alleati di Vladimir Putin, Evgenij Prigozhin, stretto alleato del presidente russo tanto da essere stato soprannominato "lo chef di Putin".
I mercenari sostengono di conoscere il nascondiglio di Zelensky e dei suoi collaboratori, e di poter rintracciare in tempo reale tutti gli obiettivi tramite i telefoni cellulari. Un'altra fonte ha aggiunto che ai mercenari sarebbe stato ordinato di congelare momentaneamente la loro missione, così da consentire ai russi di intrattenere colloqui di pace con gli ucraini. In ogni caso, gli assalitori sarebbero anche stati informati del fatto che Mosca non desidererebbe raggiungere alcun accordo, e che l'incontro avvenuto nelle ultime ore non sarebbe altro che una operazione di facciata. In ogni caso, la missione del gruppo Wagner non sembra aver turbato più di tanto Zelensky.
In un recente discorso alla nazione, il presidente ucraino ha in effetti ammesso di essere il "bersaglio numero uno" di Mosca, spiegando ai suoi concittadini che le forze speciali russe gli stavano dando la caccia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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