Guerra in Ucraina

L'incrociatore Moskva affondato: un colpo di immagine per i russi

L'analisi di Giampaolo Di Paola su quanto accaduto all'incrociatore russo Moskva: per l'ammiraglio si tratta di una perdita di credibilità per i russi

L'incrociatore Moskva affondato: un colpo di immagine per i russi

C'è ancora molto da chiarire su quanto accaduto all'incrociatore russo Moskva, in fiamme da ieri sera e, stando a quanto dichiarato dal ministero della Difesa russo, affondato in queste ultime ore durante le operazioni di rimorchio.

Danni all'incrociatore, e le diverse versioni

Fonti ucraine affermano che l'incrociatore sia stato colpito nelle acque del Mar Nero da un missile anti nave Neptune delle forze di Kiev, mentre da Mosca riferiscono solo di un incendio scoppiato a bordo. Invitato a dare una propria opinione sulla vicenda, l'ammiraglio ed ex ministro della Difesa Giampaolo Di Paola spiega ad Huffington post che quanto accaduto alla nave da guerra russa è stato in un modo o nell'alto un grosso colpo di immagine.

Per Kiev l'incrociatore si è capovolto e affondato, mentre il funzionario della Difesa statunitense John Kirby ha dichiarato alla Cnn che Moskva sta navigando verso est, presumibilmente verso Sebastopoli, per effettuare delle riparazioni. Secondo recentissime dichiarazioni del ministero della Difesa russo, citato da Interfax e Tass, l’incrociatore missilistico "ha perso stabilità ed è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta". A causare ciò i danni allo scafo subiti durante la detonazione delle munizioni provocata dall'incendio.

Di sicuro si sa che a bordo della nave si è verificata una forte esplosione che ha provocato dei danni. Proprio per tale ragione l'intero equipaggio - 500 uomini – è stato evacuato e messo in salvo.

L'analisi dell'ammiraglio Di Paola

Nel commentare l'intera vicenda, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola focalizza la propria attenzione sul fatto che "gli ucraini sono dotati di missili antinave". Un dettaglio non da poco, secondo Di Paola, perché "i russi non si aspettavano, o hanno sottovalutato, la possibilità che gli ucraini avessero la capacità di contrastare in modo efficace un’azione dal mare”. La consapevolezza che le forze ucraine siano dotate di missili antinave, secondo l'ammiraglio, renderebbe più complesso un attacco contemporaneo a quello di terra per prendere Odessa. Tutto questo, ovviamente, nel caso in cui ci fosse reale conferma del fatto che ad attaccare la nave da guerra russa siano stati dei missili ucraini.

Con una lunghezza di 186 metri, 16 missili da crociera Vulkan ed una gittata di almeno 700 km, l'incrociatore Moskva è stato un importante danno per le forze russe anche se, come ammette lo stesso Di Paola, "la perdita di una nave non comporta una rinuncia all’intera operazione".

L'Ucraina afferma di aver colpito la nave con missili Neptune di fabbricazione ucraina, ma l'ammiraglio Di Paola, che non nega l'attacco missilistico, non esclude che i missili impiegati possano essere arrivati direttamente dalla Gran Bretagna, che non ha fatto mistero della propria intenzione di inviare aiuti militari a Kiev. Del resto, se le forze ucraine avessero disposto sin da subito di tali armamenti, non si capisce per quale motivo siano stati impiegati solo ora quando il conflitto dura ormai da quasi due mesi.

L'impatto sul morale degli eserciti

Ad ogni modo, Giampaolo Di Paola spiega che "un missile anti nave può fare tanti o pochi danni: dipende dal caso”, e se il missile riesce a colpire una zona vitale, come quella in cui vengono tenute le munizioni, può determinare "non solo un incendio ma anche un’esplosione”. L'evento può inoltre influire sul morale di entrambi gli eserciti. Le forze ucraine in questo momento sono esultati, mente l'esercito russo potrebbe sentirsi più vulnerabile. Secondo il consigliere presidenziale Oleksiy Arestovych si tratta della "più grande sconfitta della Marina russa dalla seconda guerra mondiale”. Un punto di vista condiviso anche dall'ammiraglio, che parla di "perdita di credibilità" per i russi.

Anche secondo il generale Domenico Rossi, intervistato da Huffington post, si tratterebbe di “un colpo di immagine molto più grave dell’effettivo danno", anche perché se la nave è stata effettivamente colpita da un missile ciò avrebbe "un significato simbolico che va al di là della potenzialità, con riflessi che possono interessare anche Vladimir Putin”. Tutto sta nel comprendere che cosa abbia realmente danneggiato l'incrociatore russo Moskva, ed ancora non ci sono notizie certe.

"Se si tratta davvero di un incendio, non ci saranno ritorsioni", afferma convinto il generale Rossi.

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