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È morto il consigliere più leale della regina Elisabetta

La regina Elisabetta, già in lutto per la morte del principe Filippo, piange anche la dipartita del suo amico e consigliere più fidato

È morto il consigliere più leale della regina Elisabetta

È un periodo pessimo per la regina Elisabetta. La morte dell’amato Filippo ha gettato la sovrana nella tristezza assoluta, tanto da farle annullare, come era prevedibile, i festeggiamenti per il suo 95esimo compleanno, che cade il 21 aprile. Non ci saranno colpi a salve sparati dalla Torre di Londra. Nessun tradizionale ritratto ufficiale mostrerà Sua Maestà, celebrando anche i suoi 69 anni sul trono. La corte è chiusa nel dolore e nel lutto.

La morte dell’amico più caro

Come se non bastasse, la sovrana ha subìto un altro duro colpo. Proprio il giorno dei funerali del duca di Edimburgo, lo scorso 17 aprile, è venuto a mancare uno storico, fidatissimo consigliere di Elisabetta, l’86enne Sir Michael Oswald, al suo servizio da ben 50 anni. Una vita. Sir Michael è stato manager dei Royal Studs e nel 2020 la sovrana lo ha insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale Vittoriano. Dal 2003 ha ricoperto l'incarico di National Hunt Racing Advisor (consigliere delle corse dei cavalli) per Elisabetta. Pensate che Oswald svolse lo stesso ruolo anche per la Regina Madre, dal 1970 al 2002.

Sembra che la Regina sia molto provata da questa ulteriore perdita. Non c’è da meravigliarsi. Se ci pensiamo la monarca è l’ultima sopravvissuta della sua famiglia d’origine. La sua ascendenza non c’è più da anni. Il padre, Giorgio VI, è morto il 6 febbraio del 1952 a causa di un tumore ai polmoni, la sorella Margaret se ne è andata il 9 febbraio del 2022 raggiunta, il 30 marzo dello stesso anno, dalla Regina Madre.

Il principe Filippo, marito della regina Elisabetta da 73 anni, se ne è andato lo scorso 9 aprile. Ora è toccato a un grande amico, Sir Michael Oswald. Sua moglie, Lady Angela Cecil (ex dama di compagnia della Regina Madre), lo ha ricordato così sul Racing Post: “Ha sempre sostenuto di avere un lavoro meraviglioso, più bello di quel che altri avrebbero mai potuto avere. Lo avrebbe fatto anche se fosse stato un uomo ricco, senza alcun bisogno di lavorare”. Sua Maestà, insomma, ha perso tutti i “pezzi” più importanti della sua vita, vede chiudersi un’epoca, un passato che non tornerà più e si ritrova sempre più sola a fronteggiare una famiglia che non è delle più tranquille. Si vocifera anche che la morte di Sir Michel possa spingerla all’abdicazione. Non corriamo troppo con la fantasia.

Elisabetta non abdicherà

Lilibet ha perso il principe Filippo e Oswald, due confidenti che avevano il privilegio di conoscerla bene e di poterle dare suggerimenti preziosi, magari tentando di sdrammatizzare le situazioni più complicate. Tuttavia questo non vuol dire affatto che la regina Elisabetta si ritirerà, considerandosi incapace di affrontare il futuro. Non sarebbe nel suo carattere (o, almeno, in quella parte di indole che ci ha mostrato negli anni). Forse Sua Maestà potrebbe accettare di dare più spazio all’eterno erede al trono Carlo, ma è improbabile che rinunci a un dovere che sente radicato nel suo destino e che suo padre le ha lasciato in eredità. Come titola giustamente il Guardian: "Ha fatto un patto con Dio".

Harry se ne va nel momento del bisogno

Di sicuro in questi giorni la regina Elisabetta non ha voglia di parlare né di né con Harry. Su questo punto è nato un piccolo giallo. Fino all’ultimo era stata data per certa la presenza del duca di Sussex accanto alla nonna, per il suo compleanno. La principessa Anna, infatti, avrebbe organizzato delle visite a turno dei figli e forse anche dei nipoti di Sua Maestà con lo scopo di farle sentire il meno possibile il vuoto lasciato dal principe Filippo. Un ruolo centrale sarebbe stato affidato alle donne del casato, la già citata principessa reale, Kate Middleton, Camilla Shand e Sophie, contessa di Wessex

Il Daily Mail, però, sostiene che Harry sia partito per la California lo scorso 19 aprile, ansioso di rivedere Meghan e Archie, ma lasciando sola la nonna quando aveva più bisogno di lui. Il secondogenito di Lady Diana sarebbe partito con un volo dell’American Airlines, atterrato a Los Angeles alle 13:30 (ora locale). Poi avrebbe preso un’auto e si sarebbe diretto a Montecito, dove avrebbe messo piede alle 16. Ora lo attendono 10 giorni di quarantena per scongiurare i rischi legati a un eventuale contagio.

Con il suo comportamento, che sembra piuttosto negligente, Harry ha commesso il più grosso sbaglio della sua vita dopo la Megxit. Ha messo la sua felicità personale per l’attesa di un secondo figlio, gioia che nessuno gli avrebbe mai tolto, di fronte al dolore della nonna e della royal family che, invece, hanno bisogno di essere consolati adesso.

Colloqui di pace (falliti)

Dal canto suo, però, la regina Elisabetta, stanca e avvilita dal lutto, non avrebbe voluto prendere parte al piccolo summit di famiglia tra Harry, William e Carlo. Padre e figlio, racconta il Daily Mail, avrebbero passeggiato per il parco di Windsor. Con il duca di Cambridge avrebbero poi letto numerosi messaggi di condoglianze arrivate per la morte del nonno, ma senza giungere a un compromesso di pace. Il principe Harry avrebbe anche scritto, prima del funerale, una lettera al padre. Un tentativo per riprendere il dialogo interrotto con la Megxit. A quanto pare, infatti, il principe di Galles si rifiuterebbe di rispondere alle chiamate del figlio.

Una fonte vicina alla famiglia ha svelato il contenuto di questo messaggio al Mirror: “Ha scritto una nota molto personale a suo padre per provare a sistemare le cose, ma la tensione è ancora alta e le cose non si sono risolte esattamente nel modo in cui sperava”. È vero che “scripta manent”, ma anche i gesti hanno il loro peso.

Se Harry vuole davvero ricucire i rapporti con la famiglia, volare via verso il caldo sole della California, mentre il casato piange una delle sue colonne portanti, non è il massimo della solidarietà.

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