Mosca, fila di ambulanze verso l'ospedale

Comincia a preoccupare la situazione contagi a Mosca. Secondo il presidente russo Vladimir Putin, che invoca misure straordinarie, "la situazione non sta migliorando". E ci si prepara al peggio

Mosca, fila di ambulanze verso l'ospedale

Anche se rispetto ai Paesi europei e all'Italia, la Russia sembrava aver contenuto fino a questo momento il contagio da Covid-19, la situazione a Mosca comincia seriamente a preoccupare il presidente russo Vladimir Putin. Come riporta l'Adnkronos, dopo che il numero dei contagi in Russia ha superato quota 21mila, con più di 2.700 nuovi casi confermati nelle ultime 24 ore, il leader del Cremlino chiede "misure straordinarie" per fare fronte all'epidemia di Covid-19, incluso il coinvolgimento del ministero della difesa per il rifornimento di dispositivi di protezione per il personale degli ospedali. Putin chiede alle autorità di prepararsi "agli scenari più complessi". "Abbiamo diversi problemi, non c'è nulla di cui vantarsi e non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia", ha affermato in una video conferenza. Secondo il presidente russo "la situazione dei contagi da coronavirus in Russia non sta migliorando".

Come riporta il Corriere della Sera, a impressionare è un video amatoriale girato proprio a Mosca e pubblicato su twitter nel quale si vede una coda chilometrica: una fila infinita di ambulanze, in attesa di entrare in una struttura ospedaliera. La capitale è dove si registrano i due terzi dei nuovi casi, 1.489, seguita dalla regione circostante 460 e da San Pietroburgo 121. Tra le regioni più colpite, anche Komi 97 casi e Niznij Novgorod 68. Come riporta la Cbs, martedì la task force ha avvertito che presto Mosca potrebbe fare i conti con la carenza di posti di letto ospedalieri. Scene viste già in Italia: la città si sta organizzando per ampliare i posti letto, soprattutto in terapia intensiva, e sta costruendo un nuovo ospedale. La vice sindaco Anastasia Rakova ha dichiarato già la scorsa settimana che gli ospedali e le ambulanze di Mosca erano già in grande difficoltà. Nelle interviste sui media russi, medici e infermieri di tutto il Paese si sono lamentati, spesso in modo anonimo, della carenza di dispositivi di protezione individuale e della mancanza di assistenza.

Come ci racconta la giornalista moscovita Daria Markova, "siamo ufficialmente in quarantena dal 1° di aprile, e ci aspettiamo un prolungamento della quarantena fino all'11 maggio. In realtà - osserva -lavoro in remoto da casa già dallo scorso 8 marzo e personalmente non vedo nessuno da due mesi. Mosca è quella che sta soffrendo di più, ma perché è la capitale e abbiamo degli aeroporti internazionali". Da domani, spiega la giornalista, "per lasciare la propria abitazione bisogna essere muniti di una carta elettronica [una sorta di autocertificazione, ndr]" dove viene specificato il motivo alla base dello spostamento. "Se devi lavorare, puoi ottenere la carta valida fino alla fine della quarantena".

A causa della crescita dei contagi, Mosca e la regione circostante hanno introdotto un sistema di permessi digitali, volto a limitare il movimento dei residenti e far rispettare il blocco. I residenti ora devono richiedere i permessi per tutti i viaggi con mezzi pubblici o personali.

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