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Nasce la task force della Cia contro la minaccia nucleare di Pyongyang

La Cia annuncia di aver formato una squadra speciale dedicata esclusivamente alla gestione della minaccia nucleare e al programma missilistico di Pyongyang

Nasce la task force della Cia contro la minaccia nucleare di Pyongyang

La Cia ha dato vita ad una squadra speciale dedicata esclusivamente alla gestione della minaccia nucleare e al programma missilistico di Pyongyang. "Korea mission center" è la prima squadra concentrata sulla minaccia rappresentata da un singolo Paese, e raccoglie le risorse anche da altre agenzie. Mike Pompeo, direttore della Cia, spiega che "creare un centro missione sulla Corea del Nord ci consente di integrare molto più efficacemente e dirigere gli sforzi della Cia contro la grave minaccia agli Usa rappresentata da Pyongyang".

Ma in concreto cosa farà il Korea mission center? Dovrà coordinare tutti gli 007 americani che si occupano della Corea del Nord, un po' come gli altri Mission center già operativi per l'antiterrorismo, l’Africa e il Medio Oriente. Di fatto segna un approccio più aggressivo da parte dell'amministrazione Usa nei confronti del regime di Kim Jong-un.

Intanto sul dossier Pyongyang proseguono anche li sforzi diplomatici. La Cina è pronta a lavorare assieme alla Corea del Sud per la denuclearizzazione della penisola coreana, un "obiettivo comune" di entrambi i Paesi. È il messaggio del presidente cinese, Xi Jinping, al neo-eletto presidente sud-coreano, Moon Jae-In, nel primo colloquio telefonico tra i due capi di Stato, riportato dall’emittente televisiva statale cinese, China Central Television. È stata la prima volta che un presidente cinese ha chiamato il suo omologo sud-coreano dopo l’elezione.

Xi Jinping ha sottolineato anche l’importanza di "rafforzare la reciproca fiducia politica, aumentare i negoziati e gestire le dispute": un riferimento implicito alla disputa sullo scudo anti-missile Thaad, installato dagli Stati Uniti in Corea del Sud, a cui Pechino si oppone per timore di possibili intrusioni nei propri sistemi di sicurezza militare.

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