Parigi brucia

Nello stadio durante le esplosioni: "Come in una guerra medievale"

"Ho sentito le tre bombe esplodere. Poi la folla è impazzita e pensavamo di morire"

Nello stadio durante le esplosioni: "Come in una guerra medievale"

"Stavo solo guardando Francia-Germania allo Stade de France. Era una serata normalissima". Fino a poco meno del trentesimo minuto della partita. Quando Francois sente un boato enorme. E' la prima delle esplosioni dell'attacco terroristico dell'Isis al cuore della Francia. Al cuore dell'Europa. Nel tempio del calcio, quel tempio che in un mondo senza più radici sostituisce ormai le chiese.

Dove eri in quei momenti?
"Stavo guardando la partita. Era il 25esimo o forse il 30esimo della match. Ho sentito un'esplosione enorme, ha fatto vibrare tutto lo stadio. Poi dopo 2 o 3 minuti è seguita un'altra deflagrazione, molto simile alla pirma".

Come hanno reagito i giocatori?
"In un primo momento non avevano realizzato ed hanno continuato a giocare. Nemmeno noi avevamo capito molto bene. Sembravano solo petardi".

Tu invece cosa hai fatto?
"Durante l'intervallo ho abbandonato il mio posto per andare a comprare da bere al bar. Ho sentito la terza - bestiale - esplosione, come quelle fatte dai cannoni medievali che si vedono nei film o nelle rappresentazioni in Francia. Temevo di sapere quello che stava accadendo, ma non ci ho fatto caso finché non sono tornato sugli spalti".

Poi?
"Alla fine della partita, lo speaker dello stadio ha anninciato che "a seguito dei recenti eventi accaduti, tutti gli spettatori devono abbandonare lo stadio dalle uscite Ovest e Sud".

Intanto però immagino abbiate ricevuto informazioni dai media.
"Esatto. Quando sono uscito dallo stadio, ho visto molti elicotteri dei vigili del fuoco volare bassissimi, sopra la testa della gente. E' scattato il panico e tutti correvano ovunque. Come impazziti. Ero con un bambino di 12 anni, sapevamo degli attentati ma dovevamo seguire la folla impazzita. Alla fine siamo stati spinti di nuovo dentro lo stadio, dove ci siamo sentiti più sicuri.

Quando ci hanno fatto uscire abbiamo corso il più veloce possibile per rientrare a casa".

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