Coronavirus

Braccio di ferro Ue-AstraZeneca: ecco il verdetto

Il colosso anglo-svedese non dovrà consegnare le 120 milioni di dosi richieste dall'Unione europea, bensì solamente 80,2 milioni: questo è ciò che ha stabilito il giudice del tribunale di Bruxelles

Braccio di ferro Ue-AstraZeneca: ecco il verdetto

Secondo quanto deliberato dal giudice del tribunale di Bruxelles, la multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese AstraZeneca dovrà consegnare all'Unione europea 80,2 milioni di dosi di vaccino entro e non oltre il prossimo 27 settembre.

Si tratta in realtà di un forte ridimensionamento delle pretese della Commissione la quale, nella causa contro il colosso intentata lo scorso 26 aprile, aveva richiesto la consegna di ben 120 milioni di dosi entro il 30 giugno e di 300 milioni in totale entro il 30 settembre. AstraZeneca si è affrettata a replicare di aver già consegnato all'Unione europea oltre 70 milioni di dosi di siero anti-Covid, mostrandosi fiduciosa sul fatto di riuscire a superare entro fine giugno la soglia di 80,2 milioni decretata dal giudice.

"Tutte le altre misure richieste dalla Commissione europea sono state respinte", ha spiegato in una nota ufficiale pubblicata dopo la sentenza la nota casa biofarmaceutica. "E in particolare la Corte ha rilevato che la Commissione europea non ha esclusività o diritto di priorità su tutte le altre parti contraenti".

Il vice presidente esecutivo del colosso anglo-svedese si è detto particolarmente soddisfatto per l'esito della sentenza sulla causa intentata dalla Commissione europea per la violazione degli accordi contrattuali con l'Ue, dato che, a suo parere, "AstraZeneca ha pienamente rispettato il suo accordo con la Commissione europea. Continueremo a concentrarci sull'urgente compito di fornire un vaccino efficace", annuncia poi Jeffrey Pott, "che stiamo fornendo senza scopo di lucro per aiutare a proteggere le persone in Europa e nel mondo dalla pandemia più mortale in una generazione".

Con la sua sentenza, il tribunale di Bruxelles"ha riconosciuto che le difficoltà incontrate da AstraZeneca in questa situazione senza precedenti hanno avuto un impatto sostanziale sul ritardo", si legge ancora nel comunicato ufficiale della casa biofarmaceutica. "AstraZeneca attende ora una rinnovata collaborazione con la Commissione europea per aiutare a combattere la pandemia in Europa.

La Società rimane impegnata a una distribuzione ampia ed equa del vaccino come stabilito nell'accordo di acquisto anticipato di agosto 2020", conclude la nota.

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