Una foto pubblicata dal Financial Times apre nuovi scenari sulla vicenda della tragedia dell'aereo della Malaysia Airlines MH17. Sarebbe infatti stato abbattuto da un missile terra-aria. Nelle immagini si vede un pezzo del Boeing 777, grande quasi un metro quadrato, con un buco nel mezzo, circondata da fori più piccoli e segni di bruciature apparenti. Tutto questo proverebbe l'attacco missilistico. Mosca respinge ogni responsabilità nella vicenda e continua ad accusare l'Ucraina della morte dei 298 passeggeri del volo malese. «Un aereo da guerra ucraino volava molto vicino al jet abbattuto - afferma Lavrov - i due velivoli si trovavano a non più di cinque chilometri di distanza». I satelliti russi avrebbero infatti rilevato la presenza di un aereo Su-25 che volava in direzione del Boeing. «Tutto questo - aggiunge in una nota Lavrov - mentre i missili ucraini Buk erano posizionati su Donetsk, puntati verso il quartier generale dei filorussi. Noi siamo totalmente estranei alla vicenda, lo dimostriamo con fatti e documenti attendibili». Al momento non è arrivata alcuna replica ufficiale da parte di Kiev, anche se il presidente Petro Poroshenko ha ordinato il cessate il fuoco in un raggio di 40 chilometri attorno al luogo dove l'aereo si è schiantato giovedì.
I combattimenti tra le truppe ucraine e i separatisti si erano rafforzati dopo l'abbattimento dell'aereo nonostante gli appelli della comunità internazionale a una tregua per indagare sulle circostanze dell'accaduto.
A replicare a Lavrov semmai ci pensano gli americani, e lo fanno con un Barak Obama piuttosto risoluto. «La Russia ha influenza su questi separatisti, li ha addestrati, ha fornito loro materiale militare. La Russia e Putin hanno responsabilità diretta per costringere i separatisti a collaborare». Queste le sue affermazioni in conferenza stampa alla Casa Bianca. «Non bastano le parole, ora servono i fatti», aggiunge Obama. Il presidente ha accusato i ribelli di rimuovere le prove e i corpi dal luogo del disastro aereo. «Cosa stanno cercando di nascondere? Il mondo ha il diritto di sapere cosa sia veramente successo. La confusione creata sul luogo del disastro aereo è un insulto alle famiglie delle vittime», ha detto Obama.
Un ribelle filorusso che si firma «Nuova Russia», ha scritto su Twitter che le scatole nere dell'aereo malese sono state portate a Donetsk, roccaforte dei separatisti in Ucraina orientale, tesi sostenuta anche dai servizi segreti ucraini. Notizia per altro in parte confermata dall'ambasciatore ucraino a Roma Yevhen Perelygin.
Proprio nella regione di Donetsk sono stati recuperati i corpi di 272 passeggeri. Lo ha riferito ieri mattina in conferenza stampa il premier ucraino Arseni Yatsenyuk secondo il quale i corpi, si trovano in vagoni frigorifero nella stazione di Torez.
Il treno ha lasciato in serata l'est dell'Ucraina, nonostante l'ostruzione dei filorussi che hanno tentato di ritardare il viaggio, diretto a Karkhiv. Da qui arriverà in una località dove verranno eseguite le autopsie. A riferirlo è il responsabile della squadra di esperti olandesi, Peter Van Vilet, giunti nella stazione ferroviaria dove da domenica era fermo il treno su cui sono stati caricati i resti delle vittime. «Vi promettiamo che tutto verrà fatto celermente e nella maniera dovuta - ha dichiarato Van Vilet - è nell'interesse di tutti, in primis dei parenti delle vittime». Il governo di Kiev si è detto disposto a consegnare le salme in Olanda dove, ha spiegato il premier Arseniy Yatseniuk, si trova «una delle cliniche migliori del settore».
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