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Il Parlamento francese riconosce la Palestina

Approvata la mozione che chiede al governo di riconoscere lo Stato della Palestina

Manifestazioni pro-Palestina a Place de la Republique a Parigi
Manifestazioni pro-Palestina a Place de la Republique a Parigi

L’Assemblea nazionale francese ha approvato la mozione che chiede al governo di riconoscere lo Stato della Palestina, con 339 voti favorevoli, 151 contrari e 16 astensioni. Il testo non ha valore vincolante per l’esecutivo, a cui spetta la decisione sul riconoscimento, ma ha un forte impatto simbolico e di sfida al governo israeliano. Nel mese scorso era stata la Svezia a riconoscere ufficialmente lo Stato palestinese. Infatti, il neopremier di Stoccolma, Stefan Lofven, aveva annunciato che il Paese della penisola scandinava sarebbe stato il primo paese europeo a riconoscere lo Stato palestinese. L'annuncio suscitò la reazione del ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, e la convocazione dell'ambasciatore svedese a Tel Aviv, Carl Magnus Nesser.

In Italia, il neoministri degli Esteri, Paolo Gentiloni, si è recentemente espresso così al suo primo consiglio dei ministri degli esteri a Bruxelles: “Non è un atto simbolico, è un riconoscimento da fare per ragioni politiche". Gli ha fatto eco Federica Mogherini, alto rappresentante degli affari esteri Ue: "Abbiamo bisogno di costruire uno stato palestinese che possa vivere in pace accanto a Israele”. Ma dopo Gentiloni corresse il tiro: "Il riconoscimento è sul tavolo, ma non è il momento più opportuno. Quella dell’Italia è la posizione di tutti i governi europei, tranne della Svezia”.

L’iniziativa francese segue di poche settimane l’analoga decisione presa dai Parlamenti di Gran Bretagna e Spagna, sempre con una mozione non vincolante. A favore del provvedimento si sono espressi la gran parte dei parlamentari della maggioranza socialista, i verdi e l’estrema sinistra, mentre i centristi dell’Udi e il gruppo di centrodestra hanno votato contro. Al voto non era presente il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, oggi a Bruxelles per il vertice Nato.

A rappresentare il Quai d’Orsay c’era il sottosegretario agli Affari europei, Harlem Desir.

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