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La postura di Putin? È il riflesso del pistolero

Uno studio rivela cosa c'è dietro alla postura del presidente russo. Non è un morbo, ma "il riflesso del pistolero"

La postura di Putin? È il riflesso del pistolero

Ma quale morbo di Parkinson. Su Valdimir Putin si è degtto tutto e il contrario di tutto. Anche che fosse affetto da problemi neurologici. Solo per prenderlo in giro sulla postura leggermente inarcata. In realtà, secondo gli esperti, sarebbe dovuta all'eredità degli addestramenti sovietici nel Kgb.

Nello studio pubblicato dalla rivista medica britannica The Bmj, un team formato da neurologi portoghesi, olandesi e italiani avrebbe dimostrato che il ridotto movimento del braccio destro del presidente russo potrebbe essere un caso di gunslinger gait, ovvero "l'andatura del pistolero". Sarebbe, dunque, il risultato di parecchi anni trascorsi da agente segreto operativo quando, come fa notare l'Huffington Post, "veniva addestrato a muoversi in un certo modo per essere sempre pronto ad affrontare un nemico". "All'ex Kgb veniva insegnato infatti di tenere l'arma nella mano destra, molto vicina al petto e muoversi in avanti con una parte del corpo, in genere la sinistra - si legge sul sito diretto da Lucia Annunziata - questa indicazione, contenuta nel manuale di epoca sovietica del Kgb, col tempo si è trasformata in un qualche modo in una direzione nel muoversi".

In Olanda il centro medico universitario di Radboud di Nijmegen ha riscontrato segnali della "postura del pistolero" anche nel ministro della Difesa russo Sergey Serdjukov, nel capo dell'amministrazione presidenziale Sergey Ivanov, entrambi ex funzionari del Kgb, e nel premier Dmitri Medvedev. Quest'ultimo, però, non ha trascorsi nel Kgb.

"Evidentemente - spiega Bastiaan Bloem, professore di neurologia - viene addestrato a parlare ad assomigliare, a camminare come il presidente".

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