Guerra in Ucraina

Raffica di espulsioni: scatta la vendetta dello Zar contro l'Ue

La ritorsione della Russia era nell'aria. Il Cremlino ha notificato l'espulsione dal territorio russo di decine e decine di diplomatici francesi, italiani e spagnoli. Ecco la black list di Mosca

Raffica di espulsioni: scatta la vendetta dello Zar contro l'Ue

La Russia è pronta a espellere decine e decine di diplomatici stranieri dal proprio territorio. Nell'imminente black list preparata da Mosca troviamo anche 24 italiani, oltre a 34 francesi e 27 spagnoli. La mossa del Cremlino è stata anticipata dalla convocazione presso il ministero degli Esteri russo degli ambasciatori dei rispettivi Paesi da "punire".

Raffica di espulsioni in arrivo

Il ministero degli Esteri russo, citato da Ria Novosti, ha fatto sapere che dichiarerà "persona non grata" un massiccio nucleo di diplomatici di Francia, Spagna e Italia. Si tratta di una misura di ritorsione, in risposta alla precedente espulsione di vari diplomatici russi avvenuta in diversi Paesi dell'Unione europea.

Mosca ha convocato l'ambasciatore francese, Pierre Levy, protestando per la decisione presa dalle autorità francesi - provocatoria e ingiustificata - che lo scorso aprile hanno espulso 41 dipendenti delle istituzioni diplomatiche russe in Francia. "È stato sottolineato che questo passaggio provoca gravi danni alle relazioni russo-francesi e alla cooperazione bilaterale costruttiva", si legge in una nota diffusa dal dicastero russo. Mosca ha dunque scelto di allontanare 34 dipendenti dell'ambasciata francese in Russia. Dovranno lasciare il territorio della Russia entro due settimane.

Anche l'ambasciatore italiano, Giorgio Starace, è stato convocato dal ministero degli Esteri russo per rendere conto dell'espulsione di 30 diplomatici russi dall'Italia. In tutta risposta, il Cremlino ha stabilito che 24 dipendenti della missione diplomatica italiana dovranno lasciare la Russia. Ricordiamo che, dopo l'annuncio di Luigi Di Maio di espellere 30 diplomatici russi dall'Italia per motivi di sicurezza nazionale, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aveva annunciato una risposta da parte del governo russo. Ebbene, quella risposta si è concretizzata adesso, assieme a una raffica di decine e decine di espulsioni che hanno toccato altri Paesi.

La ritorsione russa

È stato convocato pure l'ambasciatore spagnolo, Marcos Gomez Martinez. In un primo momento non erano state fornite precisazioni sulle ragioni della sua chiamata. In seguito le autorità russe hanno spiegato che "in relazione all'annuncio provocatorio da parte del funzionario Madrid di 27 dipendenti delle missioni estere russe in Spagna persona non grata" e che "le relazioni diplomatiche tra i due Paesi avrebbero dovuto fare i conti con un peggioramento".

"I dipendenti dell'Ambasciata di Spagna a Mosca e del Consolato Generale di Spagna a San Pietroburgo sono stati dichiarati persona non grata", si legge in un altro comunicato diffuso dallo stesso Ministero degli Esteri di Mosca. "Devono lasciare il territorio del Paese entro 7 giorni dalla data di consegna della corrispondente nota all'Ambasciatore", ha quindi concluso Mosca.

Il 13 maggio è stato il turno dell'ambasciatore bulgaro in Russia, Atanas Krastin. Il motivo della sua convocazione è sempre lo stesso. Durante l'incontro istituzionale Krastin ha ricevuto una nota in cui Mosca ha dichiarato un dipendente dell'ambasciata bulgara a Mosca "persona non grata". "La misura è una ritorsione alla decisione non motivata presa in aprile dalla Bulgaria di dichiarare persona non grata un diplomatico dell'ambasciata russa a Sofia", ha aggiunto il ministero.

La sensazione è che, da qui ai prossimi giorni, avverranno ulteriori misure di ritorsione da parte del Cremlino.

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