Accordi economici messi nero su bianco per neutralizzare l’effetto delle sanzioni economiche occidentali, progetti infrastrutturali comuni e pure l’intenzione di creare un sistema bancario comune. Il viaggio di Vladimir Putin in Iran è stato un trionfo diplomatico, ed è coinciso con il rafforzamento dell’asse anti Nato, nel quale il presidente russo ha invitato Teheran, ben lieta di arruolarsi tra le fila del Cremlino. Sul fronte energetico, intanto, lo stesso Putin ha spiegato che Gazprom ha sempre adempiuto e intende adempiere a tutti i suoi obblighi, e dunque "è pronta a pompare tutto il gas necessario". Nel frattempo, in Ucraina prosegue la caccia alle spie e ai collaboratori russi, accusati di danneggiare la resistenza di Kiev, mentre gli Stati Uniti hanno lanciato un allarme riguardo i piani militari di Mosca.
Il viaggio di Putin in Iran
Putin è volato in Iran dove ha incontrato il presidente iraniano Ebrahim Raisi, la Guida Suprema Alì Khamenei e pure il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, presente nelle vesti di mediatore. Dal punto di vista economico, Russia e Iran, entrambe pluri sanzionate dall’Occidente, hanno perfezionato un’alleanza economico-industriale a tutto campo. A Gazprom è stato affidato lo sfruttamento del North Pars, uno dei più ricchi giacimenti di gas al mondo, oltre ad altri campi di estrazione. Poco importa se il North Pars faceva gola a numerose società occidentali: Teheran è stata ben lieta di assegnare tutto a Mosca.
C’è, poi, da considerare il lato finanziario. Iran e Russia sono escluse dal sistema dei pagamenti bancari swift, e allora hanno deciso di crearne uno proprio. Gli iraniani adotteranno il software russo e, una volta che il progetto sarà decollato, nei bancomat presenti nei due Paesi, iraniani e russi potranno prelevare con le loro carte. L’obiettivo? Allargare il nucleo il più possibile, così da tirare una spallata al dollaro. In ogni caso, per ottenere un’eventuale ed efficace de-dollarizzazione il sistema russo-iraniano necessita della Cina. Vedremo quali saranno i prossimi passi di Pechino.
Teheran ha negato che durante la visita di Putin si sia parlato di droni o di altro supporto militare iraniano alla causa russa in Ucraina. La Tass ha però scritto che la Russia è pronta a lanciare un progetto di costruzione di un tratto di strada in Iran che aprirà una rotta da San Pietroburgo al Golfo Persico. Secondo il presidente russo, il progetto consentirebbe lo sviluppo delle infrastrutture sul territorio iraniano, e in particolare il completamento dell'asse viario verso i porti meridionali dell'Iran. "L'Iran è interessato a questo e i nostri partner iraniani lo hanno appena confermato. E la Russia è interessata a questo perché dalla Russia settentrionale, da San Pietroburgo, avremmo accesso diretto al Golfo Persico. Una rotta molto interessante e promettente", ha spiegato il leader russo, aggiungendo che anche l'Azerbaigian sarebbe interessato al progetto.
L’allarme Usa
Dopo le purghe nei servizi segreti e all’interno dell’amministrazione ucraina decise da Volodymyr Zelensky, in Ucraina continua a tenere banco il tema dei collaborazionisti. Il governatore della regione di Mykolaiv, nel sud del Paese costantemente bombardato dai raid di Mosca, ha annunciato oggi una ricompensa di 100 dollari per chiunque aiuterà a identificare i collaboratori dei russi. In una dichiarazione sul suo account Telegram, il governatore Vitali Kim ha invitato a fornire informazioni su "coloro che rivelano agli occupanti i luoghi di schieramento delle truppe ucraine" o ad aiutarli a stabilire le coordinate di potenziali bersagli dei bombardamenti.
Ma ciò che preoccupa di più è l’allarme lanciato dagli Stati Uniti. Washington disponde di "ampi elementi" a conferma del fatto che la Russia intenda annettere altro territorio ucraino. A dichiararlo ai giornalisti è stato ilportavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. Intervenendo dalla sala riunioni della Casa Bianca, Kirby ha parlato di piani russi per installare funzionari "illegittimi" in Ucraina e organizzare "referendum fittizi" che portino quei territori ad entrare a far parte della Russia.
In particolare, la Russia si sta preparando a concentrare i suoi sforzi su Kherson, Zaporizhzhia e su tutta Donetsk e Luhansk, ha affermato.
Kirby ha paragonato il "copione dell'annessione" a quella russa della penisola ucraina della Crimea nel 2014. Ebbene, gli Stati Uniti risponderanno duramente ad un tentativo da parte della Russia di annettere i territori che controlla in Ucraina, ha annunciato lo stesso Kirby.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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