Guerra in Ucraina

"Russi non hanno il coraggio di ammettere la sconfitta" | La diretta

Nel giorno del vertice in Turchia tra Kiev e Mosca sul grano, il presidente ucraino Zelensky ha parlato di una Russia non in grado "di ammettere la sua sconfitta"

"Russi non hanno il coraggio di ammettere la sconfitta" | La diretta

"I russi non hanno più la forza strategica e non hanno il coraggio di riconoscere la sconfitta e di ritirare le loro truppe dal territorio ucraino". È con queste parole che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esordito nel suo consueto discorso notturno pubblicato su Telegram. Frasi che sembrano voler imprimere alla popolazione ucraina l'impressione che Kiev sia pronta al contrattacco. Soprattutto nelle zone meridionali del Paese. Ma è altrettanto vero che i russi nella regione considerata più strategica dal Cremlino, ossia quella del Donbass, stanno continuando ad avanzare. Una guerra di parole quindi tra Kiev e Mosca, un conflitto nel conflitto destinato a lasciare il segno quanto i combattimenti in corso lungo i principali fronti bellici. Al momento entrambe le parti appaiono in una fase di riorganizzazione delle rispettive truppe. I russi, in particolar modo, dopo aver preso Severodonetsk e Lysychansk, adesso starebbero aspettando il momento giusto per attaccare Slovjansk e Kramatorsk, altri due obiettivi vitali per Mosca.

Mentre va avanti la guerra sul campo e a livello mediatico, oggi in Turchia si torna anche a parlare di dialogo. A Istanbul è previsto un vertice tra russi, ucraini e turchi, con la supervisione dell'Onu, per lo sblocco dello stallo relativo al grano ucraino. Si cerca una soluzione per fare in modo che le derrate alimentari confinate nei silos e nei porti dell'Ucraina possano essere esportate. Già a giugno, come evidenziato negli ultimi dati emersi da Kiev, la situazione è migliorata: su base mensile, rispetto a maggio si è avuto un incremento del 30% dell'export di prodotti alimentari ucraini. La riapertura dei porti fluviali sul Danubio potrebbe portare a ulteriori passi in avanti. Ma la risoluzione del problema passa da un accordo su corridoi marittimi e sulla sicurezza dell'export via mare. Un accordo che potrebbe essere a portata, così come anche molto lontano dalla realtà.

La diretta:

Ore 22:50 | Salgono a 14 i feriti nel raid russo a Zaporizhzhia

E' salito ad almeno 14 civili feriti il bilancio degli attacchi missilistici russi di oggi sulla città ucraina di Zaporizhzhia: lo ha reso noto l'ufficio del procuratore generale ucraino. Lo riporta il Kyiv Independent, precisando che due missili hanno colpito un'azienda commerciale non identificata nella città, danneggiandone gravemente la struttura. I soccorritori continuano a lavorare sul posto. In precedenza si era parlato di almeno 7 civili feriti.

Ore 22:15 | Presidente Moldova a Zelensky: "Nessun rischio da Transnistria"

La presidente della Moldova, Maia Sandu, ha assicurato al suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, che "per il momento" non c'è possibilità che l'Ucraina venga attaccata dalla regione separatista della Transnistria, situata al confine tra Moldova e Ucraina ed il cui governo è vicino a quello russo. "Ho assicurato al presidente dell'Ucraina che al momento non ci sono rischi dalla Transnistria. Mi riferisco alle informazioni che abbiamo, così come ai colloqui con i rappresentanti di Tiraspol (capoluogo della Transnistria, ndr)", ha detto Sandu.

Ore 21:58 | Zelensky: "Su corridoi grano segnati progressi"

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha annunciato alcuni progressi nei colloqui in Turchia sul ripristino delle esportazioni agroalimentari dai porti del Mar Nero. "La delegazione ucraina mi ha riferito che ci sono dei progressi. Nei prossimi giorni discuteremo i dettagli con il Segretario generale delle Nazioni Unite", ha detto Zelensky in un video messaggio. "Stiamo davvero compiendo sforzi significativi per ripristinare le forniture alimentari al mercato mondiale. Sono grato alle Nazioni Unite e alla Turchia per i rispettivi sforzi", ha affermato.

Ore 21:51 | Ankara, raggiunto accordo su sicurezza rotte grano

I colloqui tra Russia, Ucraina, Turchia e funzionari delle Nazioni Unite sulla ripresa delle esportazioni di grano ucraino nel Mar Nero ha portato a un accordo per formare un centro di coordinamento al fine di garantire la sicurezza delle rotte. Lo ha annunciato il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, al termine della giornata di negoziati a Istanbul. Akar ha spiegato che un accordo sarà firmato la prossima settimana quando tutte le parti si incontreranno di nuovo, sottolineando infine come l'incontro abbia avuto luogo in un'atmosfera "costruttiva e positiva".

Ore 20:42 | Kiev: "Respinta l'offensiva russa vicino a Kharkiv e Bakhmut"

L'Ucraina respinge l'offensiva russa vicino a Kharkiv e Bakhmut. Secondo lo stato maggiore delle forze armate ucraine, Kiev ha respinto le offensive russe vicino al villaggio di Dementiivka, appena a nord di Kharkiv, e ai villaggi di Vesela Dolyna, Yakovlivka e Vershyna a est di Bakhmut nell'oblast di Donetsk. Lo riporta il Kyiv Independent.

Ore 20:23 | Grano: Turchia, ok Mosca e Kiev a coordinamento a Istanbul

Russia e Ucraina concordano nel creare a Istanbul un centro di coordinamento sui corridoi per l'esportazione di grano dall'Ucraina nel mar Nero. Lo ha affermato il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, come riporta Anadolu, parlando della riunione tenutasi oggi a Istanbul tra delegazioni militari di Kiev, Mosca, Ankara e rappresentanti dell'Onu. "Nelle prossime settimane delegazioni di Ucraina e Russia si vedranno di nuovo in Turchia, saranno esaminati tutti i dettagli e firmato il lavoro fatto" ha detto Akar.

Ore 19:32 | Respinto attacco russo nel Donetsk

"Le truppe ucraine hanno respinto l'assalto delle truppe russe in più direzioni". Lo riferisce lo stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo comunicato serale sulle operazioni militari nel Paese, secondo cui "le forze armate ucraine hanno nuovamente respinto l'assalto in direzione di Dementiivka nell'oblast di Kharkiv. Le truppe russe stanno attualmente rifornendo rifornimenti e cercando di rifornire le unità che hanno subito perdite. Tutti i tentativi di assalto nemico in direzione di Veselaya Dolyna, Yakovlivka e Vershina, nella regione di Donetsk, sono stati respinti dai nostri soldati. Il nemico ha anche fallito la ricognizione con il nell'area di Pokrovsky".

Ore 19:32 | Kiev interrompe relazioni diplomatiche con la Corea del Nord

Il ministero degli Esteri dell'Ucraina ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con la Corea del Nord a causa del riconoscimento "dell'indipendenza" dei territori del Donbass temporaneamente occupati dall'esercito russo. Lo riporta l'agenzia Unian. Secondo il comunicato del ministero, diffuso dal portavoce Oleg Nikolenko, il dipartimento di politica estera condanna fermamente la decisione della Repubblica popolare democratica di Corea di riconoscere l'indipendenza dei territori temporaneamente occupati dalla Federazione Russa nelle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk.

Ore 18:42 | Kiev: almeno 7 feriti nel raid russo a Zaporizhzhia

L'attacco russo a Zaporizhzhia ha provocato il ferimento di sette persone. Lo ha annunciato il vice capo dell'ufficio del presidente ucraino Kyrylo Tymoshenko, stando a quanto riporta Kyiv Independent. Secondo la stessa fonte il raid russo ha colpito un edificio che ospita un'azienda.

Ore 17:47 | Stoltenberg: Nato preme per aumento forniture di armi a Kiev

La Nato "preme" per un aumento della fornitura di armi all'Ucraina e questo ad esempio si riflette nell'incremento del sostegno di Usa e Gran Bretagna, che hanno inviato armi moderne come i lanciarazzi Himars. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso di un'audizione alla commissione Esteri e Difesa del Parlamento Europeo. "Più aiutiamo l'Ucraina più aumenta la probabilità che la guerra finisca", ha notato Stoltenberg.

Ore 17:18 | Gazprom non garantisce buon funzionamento Nord Stream

Il colosso russo Gazprom ha detto di non essere in grado di garantire il corretto funzionamento di Nord Stream, il gasdotto tra Russia ed Europa, in quanto non sa se riuscirà a recuperare una turbina tedesca in riparazione in Canada. In una nota diffusa sull'account Twitter dell'azienda si legge che "Gazprom non ha in suo possesso alcun documento che indichi che Siemens è in grado di portare il motore a turbina a gas fuori dal Canada, dove è in riparazione". Quindi, "in queste condizioni, non è possibile trarre una conclusione oggettiva sull'evoluzione della situazione relativa all'esercizio in sicurezza", del gasdotto, recita la nota.

Ore 17:03 | Cina: +56,3% l'import di giugno dalla Russia, a 9,7 mld

L'import della Cina dalla Russia, in prevalenza petrolio e gas, è salito a giugno del 56,3% annuo, a 9,7 miliardi di dollari, in scia agli sconti sui prezzi offerti dal Cremlino dopo che Usa, Ue e alleati hanno sospeso la gran parte degli acquisti in risposta all'aggressione di Mosca ai danni dell'Ucraina. L'export, secondo i dati delle Dogane cinesi, è invece sceso del 17%. Nei primi sei mesi del 2022, l'interscambio della Cina con la Russia è salito del 27%, a 519 miliardi di yuan (77 miliardi di dollari). Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia, nel 2021 la Cina ha comprato il 20% dell'export di greggio russo.

Ore 16:41 | Mosca: "A Istanbul proposta soluzione per sblocco grano"

La delegazione russa, che include rappresentanti del ministero della Difesa, ha proposto una soluzione per sbloccare l'export di prodotti agricoli dall'Ucraina attraverso il Mar Nero durante i colloqui a Istanbul. Lo ha sottolineato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dai media russi. Nel corso dei colloqui a cui prendono parte anche l'Ucraina, l'Onu e la Turchia, ha spiegato, i rappresentanti del ministero della Difesa russo hanno "sottoposto a valutazione un pacchetto di proposte per una soluzione pratica più rapida possibile di questo problema", ha dichiarato.

Ore 15:48 | Kiev: "Russia venga designata come stato terrorista"

Andriy Yermak, capo dello staff presidenziale ucraino, nel corso del suo intervento alla Conferenza sui crimini di guerra commessi della Russia, che si apre domani all'Aja, chiederà che la Federazione Russa venga formalmente riconosciuta come "uno Stato terrorista o Stato sponsor del terrorismo". Lo apprende l'ANSA, che ha potuto vedere una bozza del suo discorso. "La definizione di terrorismo è un attacco deliberato e indiscriminato contro i civili con un obiettivo politico: mi piacerebbe che qualcuno provasse a spiegare come la condotta di guerra della Russia non soddisfi questo test", sostiene Yermak.

Ore 14:59 | Sparati due missili su Zaporizhzhia

L'amministrazione militare della regione di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, ha reso noto tramite i media locali che nelle scorse ore almeno due missili sono stati lanciati verso la città. Al momento si ignora la possibilità di danni a cose o persone.

Ore 14:32 | Kuleba: "Non stiamo tenendo colloqui di pace con i russi"

"La Russia e l'Ucraina non stanno tenendo colloqui di pace finalizzati a mettere fine all'aggressione lanciata dal premier Vladimir Putin". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Attualmente - ha aggiunto in una nota diramata dai media ucraini - non ci sono colloqui di pace tra Russia e Ucraina a causa della posizione della Russia e della sua continua aggressione contro il nostro Paese".

Ore 14:22 | Media Usa parlano di un terzo cittadino statunitense in mano ai filorussi di Donetsk

Si chiama Suedi Murekezi il terzo cittadino Usa catturato dalle forze filorusse in Ucraina dall'inizio della guerra. A denunciarlo ai media statunitensi sono stati i suoi familiari più stretti e gli amici. Murekezi ha 35 anni, è nato in Ruanda ma da qui è scappato dopo il genocidio del 1994, trasferendosi poi in Minnessota. L'uomo sarebbe stato catturato a Kherson, città dove viveva a partire dal 2020. Secondo i familiari, Murekezi si troverebbe adesso nella stessa prigione dove sono detenuti gli altri due cittadini americani catturati, ossia Alexander Drueke e Andy Tai Ngoc Huynh.

Ore 13:34 | Raid su Mykolaiv, almeno 5 vittime

Già nelle scorse ore era stata diffusa la notizia di diversi raid nella regione di Mykolaiv. Poco fa le autorità locali hanno parlato ai media ucraini di almeno cinque vittime tra i civili a seguito delle incursioni missilistiche.

Ore 13:10 | Sirene di allerta aerea a Kiev e nell'ovest dell'Ucraina

Gli abitanti della capitale ucraina sono tornati ad avvertire i rumori delle sirene antiaeree. Pochi minuti fa, come segnalato su Telegram dai servizi nazionali di emergenza e come riportato da diversi cittadini sui social, sono scattati gli allarmi aerei. Si temono nuovi attacchi in diverse regioni del Paese e non solo a Kiev. Le sirene infatti sono state attivate in alcune regioni occidentali, quali Lutsk e Ivano-Frankivsk. Allerta anche a Odessa e Mykolaiv.

Ore 12:17 | Al via i colloqui in Turchia per il grano ucraino

Le delegazioni di Russia e Ucraina sono arrivate a Istanbul, dove sono iniziati da pochi minuti i colloqui tra le due parti per sbloccare la situazione relativa al grano ucraino. L'incontro si sta svolgendo con le mediazioni di Turchia e Onu. Nelle scorse ore è emersa fiducia per un accordo tra gli ambienti diplomatici.

Ore 11:32 | Nuovi raid su Kharkiv, almeno un morto tra i civili

Oleh Synyehubov, governatore della regione di Kharkiv, ha riferito sul proprio canale Telegram di nuovi raid sulla città e la regione di Kharkiv. Nelle ultime ore si conterebbe almeno una vittima tra la popolazione civile.

Ore 11:14 | Trovata una nuova vittima tra le macerie di Chasiv Yar

Media locali hanno riferito come i servizi di emergenza nazionale hanno trovato un'altra vittima sotto le macerie del condominio di Chasiv Yar che, nella scorsa giornata di domenica, è stato colpito da un missile Uragan. Adesso i morti accertati sono 46, ma si sta ancora scavando alla ricerca di altri dispersi.

Ore 10:28 | Presidente repubblica Donetsk: "Se sentenze di condanne a morte saranno confermate, pronto plotone contro mercenari stranieri"

"Se la Corte suprema della Repubblica Popolare di Donetsk confermerà le condanne a morte dei mercenari stranieri, questi saranno giustiziati da un plotone di esecuzione". Lo ha dichiarato ai media locali il presidente dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin. "Tutti gli stranieri hanno presentato ricorso - ha aggiunto - Se il tribunale riconoscerà questa misura punitiva, saranno consegnati all'agenzia corrispondente per l'esecuzione della sentenza". Al momento sono tre gli stranieri condannati a morte: si tratta di tre combattenti tra le fila ucraine, due sono britannici e uno marocchino.

Ore 9:52 | Londra: "Russi si concentreranno sulle piccole città del Donbass"

"La prossima settimana le truppe russe si concentreranno probabilmente sulla conquista di diverse piccole città del Donbass, tra cui Siversk e Dolyna, mentre si avvicinano a Slovyansk e Kramatorsk". Lo si legge nel report quotidiano diramato dall'intelligence militare della Gran Bretagna.

Ore 9:36 | Kuleba: "Siamo vicini a un accordo sul grano"

"Russia e Ucraina sono vicine a raggiungere un accordo sull'esportazione di grano dal territorio ucraino". Lo ha dichiarato, citato da Ria Novosti, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. A breve a Istanbul inizieranno i colloqui, mediati dalla Turchia, per raggiungere l'intesa sull'export di grano ucraino.

Ore 8:59 | Raid su Kramatorsk

Media ucraini hanno riportato un'esplosione nel centro di Kramatorsk, capoluogo provvisorio dell'oblast di Donetsk e una delle più importanti città ucraine nel Donbass. L'esplosione sarebbe stata causata dall'impatto di uno o più missili sparati dai russi.

Ore 8:12 | Kiev: "Colpito distretto di Nikopol"

Il governatore di Dnipro, Valentin Reznichenko, ha dichiarato su Telegram che i russi nelle scorse ore hanno attaccato la cittadina di Nikpol. "Oltre alla stessa Nikopol - ha riferito - altre due comunità sono state attaccate: Chervonogrigorivska e Myrivska. A Chervonogrigorivka, è stata colpita la linea elettrica. La stessa Chervonogrigorivka e altri due villaggi sono parzialmente privi di elettricità. Sul posto sono attualmente presenti squadre di emergenza di elettricisti".

Ore 7:58 | Kiev: "Intensi bombardamenti contro regione di Sumy"

"L'esercito russo ha bombardato l'Oblast nord-orientale ucraino di Sumy per 60 volte nelle ultime 24 ore". Lo ha reso noto ai media locali il governatore della regione di Sumy, Dmytro Zhyvytsky. Colpite soprattutto le comunità di Znob-Novhorodske, Shalyhine, Bilopillia e Krasnopillia.

Ore 5:00 | Zelensky: "Russi non hanno il coraggio di ammettere la sconfitta"

"I russi non hanno più la forza strategica e non hanno il coraggio di riconoscere la sconfitta e di ritirare le loro truppe dal territorio ucraino".

Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel discorso notturno tenuto su Telegram.

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