La Russia estende fino al 2017 le sanzioni all'Unione Europea

Altri 16 mesi di stop sui prodotti alimentari. La mossa del Cremlino

La Russia estende fino al 2017 le sanzioni all'Unione Europea

La Federazione Russa ha deciso di prolungare le sanzioni sui prodotti alimentari a carico dei Paesi dell’UE per altri 16 mesi, successivamente alla scadenza del pacchetto di misure tuttora in vigore che avverrà il prossimo 5 agosto.

Il Presidente russo Vladimir Putin ha sottoscritto l’ukaz (decreto presidenziale) n° 305 nel pomeriggio di oggi 29 giugno, in ottemperanza alle misure approvate a partire dal 6 agosto del 2014 e concordanti con la legge “Sull’applicazione di determinate misure per la sicurezza della Federazione Russa”. Tale decreto, diffuso dal portale telematico di informazione legislativa è stato immediatamente riproposto dalle principali agenzie di stampa vicine al governo russo, RIA e TASS.

Le nuove misure approvate dal Cremlino, che entreranno in vigore a partire dal prossimo 6 agosto e reteranno vigenti fino al 31 dicembre 2017, riguarderanno sempre le stesse merci che da circa due anni sono bandite dal mercato russo, vale a dire generi alimentari freschi, frutta e verdura, prodotti caseari, insaccati, pesce e frutti di mare. Tale riproposizione del regime controsanzionatorio russo è dovuta all’approvazione del prolungamento delle sanzioni europee contro la Federazione Russa, precisamente i due differenti pacchetti di misure approvati per l’invasione della Crimea e per l’attribuzione ai ribelli filorussi dell’abbattimento del volo MH17 di Malaysia Airlines del 17 luglio 2014 nei cieli della Novorossiya.

In una conferenza stampa a Bruxelles la stessa Angela Merkel ha ribadito in mattinata la necessità di

prolungare le misure di embargo nei confronti di Mosca poiché, in accordo col presidente francese François Hollande, la rimozione delle sanzioni è contemplabile solo nel caso in cui La Russia si impegni nel rispetto degli Accordi di Minsk-2 che, a dirla tutta, sono ignorati da tutte le parti coinvolte nel protocollo. Sebbene molti capi di governi europei, incluso il Capo del Governo italiano Matteo Renzi, si siano spesi in dichiarazioni a favore della rimozione delle sanzioni a carico di Mosca, nessuno a Bruxelles ha eccepito contro il rinnovo automatico di queste misure, sebbene il coro “filo-russo” avesse avanzato la proposta di ridiscutere la loro formulazione.

Nel mentre che l’Europa continua a portare avanti la sua guerra dei pomodori con Mosca, gli scambi commerciali tra USA e Russia

sono cresciuti notevolmente durante gli ultimi due anni, in quanto le misure adottate da Washington contro Mosca riguardano alcune restrizioni finanziarie e una blacklist di “personae non gratae” entro i confini americani.

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