Russia, test in mare per il primo sottomarino classe Yasen-M

Poche ore fa il sottomarino d'attacco K-561 Kazan della classe Yasen Progetto 885M ha lasciato Severodvinsk

Russia, test in mare per il primo sottomarino classe Yasen-M

Il sottomarino d’attacco a propulsione nucleare classe Yasen Progetto 885M, il K-561 Kazan, ha lasciato poche ore fa il cantiere Sevmash di Severodvinsk per iniziare i test in mare. Il K-561 Kazan è il primo sottomarino della classe che implementa sostanziali migliorie sulla base delle lezioni apprese dal lungo processo di sviluppo dell’originale Progetto 885, il K-560 Severodvinsk consegnato il 17 giugno del 2014. Secondo alcune foto satellitari, il Kazan dovrebbe essere dieci metri più corto rispetto al Severodvinsk. La classe Yasen Progetto 885/885M è stata progettata per lanciare missili da crociera con testate convenzionali o nucleari, ingaggiare sottomarini ed unità di superficie e colpire target costieri. I classe Yasen sono i sottomarini a propulsione nucleare più avanzati mai costruiti per la Marina russa.

Russia: Sottomarino d'attaco Classe Yasen

Il sottomarino d'attacco nucleare multiruolo di quarta generazione classe Yasen (designazione Nato Graney), ha un dislocamento in immersione di 13.800 tonnellate. Ha una lunghezza di 140 metri, con una velocità massima di trentuno nodi in immersione. Può immergersi fino a 600 metri (test), con profondità operativa di 520. L’equipaggio è stato ridotto a 64 unità: ciò conferma un elevato grado di automazione raggiunto. Le specifiche del Progetto 885 prevedono un design ibrido che si ispira alla classe Akula Progetto 971 con massiccio impiego di materiali compositi per un singolo scafo in acciaio amagnetico così da ridurre la traccia acustica ed una maggiore capacità di sopravvivenza del battello rispetto alla classe d’attacco Akula I/II/III. Il monoalbero è alimentato da un reattore termo-nucleare di quarta generazione tipo KTP-6 da 200 MW raffreddato ad acqua pressurizzata realizzato da Afrikantov OKBM. La torre di comando ha una forma ovale idrodinamica, mentre lo scafo è suddiviso in dieci scomparti. La classe Yasen incorpora il sonar ad arco sferico MGK-600 Irtysh-Amfora, già testato su un sottomarino modificato della classe Yankee. Di conseguenza i tubi lanciasiluri non si trovano a poppa, ma nella parte centrale dello scafo: Si tratta della medesima soluzione che abbiamo già visto nel disegno della futura classe Husky.

L'armamento della classe Yasen

Il Progetto 885 nasce con una capacità offensiva di dieci tubi lanciasiluri (otto da 650mm e due da 533mm) e otto VLS, Vertical Launching System, per i missili da crociera posti alle spalle della torre. In base ad alcuni disegni diffusi sulla rete, nella classe Yasen avanzata i tubi lanciasiluri sono stati ridotti ad otto. La classe Yasen Progetto 885M dovrebbe essere armata con dieci lanciatori verticali per un massimo di 40 missili da crociera (SS-N-26/SS-N-27) in base alla configurazione prescelta (4 a silo). Resta invariata la dotazione standard di trenta siluri Futlyar e Predator.

I siluri Futlyar

Il nuovo siluro a ricerca termica Futlyar è un’evoluzione del Fizik da 533 mm. Dovrebbe essere in grado di colpire un bersaglio a 50 km di distanza con una velocità massima di 50 nodi. La profondità massima di lancio dichiarata è di 400 metri. Il Futlyar condivide con il Fizik parte delle medesime specifiche, ma a differenza di quest’ultimo è filoguidato. Migliorata anche la capacità lock-on target sul bersaglio. L’ammiragliato russo nutre particolare entusiasmo nel nuovo sistema d’arma dopo il successo nei test che si sono svolti nell'Ysykköl, un lago salato situato nel Kirghizistan. Il nuovo siluro equipaggerà i sottomarini balistici classe Borei che i quelli d’attacco della Marina russa. Il Futlyar manderà gradualmente in pensione il Fizik-1/2, nonostante su questi ultimi sia già stata sviluppata una variante con un nuovo sistema propulsivo.

Russia: Siluro VA-111 Shkval

Il VA-111 veniva lanciato a 50 nodi (93 km/h) da un tubo standard di 533 mm. Pochi secondi dopo il motore razzo a propellente solido, spingeva il siluro di 2.700 kg, ad una velocità di 200 nodi pari a 370 km/h. Raggiunta la velocità di cavitazione, il siluro bruciava il carburante a base di magnesio, utilizzando l'acqua di mare come ossidante. Con la super-cavitazione, il liquido intorno al siluro si vaporizza creando un bolla d’aria che ne riduce la resistenza, conferendo maggiore velocità. Il prototipo Shkval 2 avrebbe raggiunto i 300 nodi (560 km/h). Il sistema di guida GOLIS (Go-Onto-Location-in-Space) era esclusivamente inerziale. Armato con una testata da 250 kg, lo Shkval modificava la sua traiettoria grazie a quattro alette che sfioravano la superficie interna della bolla di gas che lo avvolgeva. La piastra di spinta sul naso dai bordi sagomati, veniva utilizzata per controllare la forma della bolla che avvolgeva il siluro. Il siluro Hoot testato dagli iraniani nel febbraio del 2015, avrebbe raggiunto i 360 km/h (tre volte la velocità dei siluri standard della marina statunitense). Il test iraniano dello scorso anno non ha violato alcuna normativa internazionale. Nessuna informazione sulla piattaforma di lancio utilizzata. Nonostante i successi in laboratorio, l’Occidente non dispone di siluri a supercavitazione. L’Underwater Express della DARPA è stato chiuso dopo tre anni, mentre il progetto RAMICS della US Navy è stato cancellato nel 2011 prima dei test.

Russia: Siluro a supercavitazione Predator

Lo Shkval veniva lanciato a trenta metri e si spingeva al bersaglio a sei metri sotto la superficie. Il VA-111 poteva coprire 13 km in poco più di due minuti. Tuttavia era una sua portata inferiore ai siluri statunitensi e non era equipaggiato con guida sonar (il disco di cavitazione era troppo piccolo). La scia dello Shkval, infine, esponeva il sottomarino alle unità nemiche poiché doveva essere lanciato nella zona di copertura antisom. I difetti del VA-111 dovrebbero essere stati risolti nel Khishchnik/Predator, nuovo siluro guidato a supercavitazione della Russia.

Gli svantaggi della supercavitazione

La bolla del gas generata ed il motore a razzo di un siluro a supercavitazione sono molto rumorosi. Qualsiasi sottomarino che dovesse lanciare un siluro a supercavitazione svelerebbe immediatamente la sua posizione approssimativa. Da considerare che un sistema d'arma così veloce annullerebbe, teoricamente, i tempi di reazione del bersaglio. Un altro svantaggio per un siluro a supercavitazione è l'incapacità di utilizzare i sistemi di guida tradizionali. La bolla del gas e il motore a razzo producono così tanto rumore da rendere inutili i sistemi di guida del sonar attivo e passivo integrati nel siluro.

Il missile P-800

Il missile P-800 Oniks (designazione Nato SS-N-26 Strobile), ha un sistema di propulsione a due stadi. Per l’accelerazione iniziale a razzo utilizza del combustibile solido. La crociera supersonica sostenuta è garantita da una propulsione ramjet a combustibile liquido che si attiva dopo l’espulsione del booster. Il P-800 rientra nella categoria dei missili lancia a dimentica: il suo sistema di guida è satellitare nella fase iniziale di volo e radar attivo in prossimità del bersaglio. E’ in grado di volar ad una quota compresa che va dai 5 ai 14 000 metri sopra il livello del mare. Nella fase finale del volo raggiunge l'altitudine minima, manovrando a velocità supersonica: il missile può essere utilizzato fino a condizioni di mare forza sette. Sembra possa imbarcare sia testate nucleari che convenzionali (250 kg).

Il missile 3M-54 Kalibr

Con un’autonomia di circa 2.000 km, il supersonico 3M-54 Kalibr (designazione Nato SS-N-27 Sizzler) può essere imbarcato sui sottomarini e sulle unità da battaglia di piccole, medie e grandi dimensioni della flotta russa. Il missile è in grado di trasportare sia una testata convenzionale che nucleare. La variante supersonica antinave ha una velocità di crociera di Mach 0,8. Nelle fasi finali il Kalibr raggiunge Mach 3, scendendo ad una quota di avvicinamento di soli 4,6 metri. Tali caratteristiche rendono la sua intercettazione estremamente difficile.

La flotta Yasen

Potenti ma costosi

La classe Yasen Progetto 885/885M sarà operativa entro il 2023 ad integrazione dei sottomarini classe Oscar ed Akula esistenti. Il K-560 Severodvinsk della classe Yasen è schierato con la Flotta del Nord nella base di Zapadnaya Litsa nella penisola di Kola, a circa 55 chilometri dal confine russo con la Norvegia.

Il K-561 Kazan, il K-573 Novosibirsk, il K-571 Krasnoyarsk ed il K-564 Arhangelsk, rispettivamente secondo, terzo, quarto e quinto sottomarino fanno parte della classe Yasen Progetto 885M. Il cantiere del sesto sottomarino classe Yasen-M, il Perm, è stato ufficialmente aperto nel luglio del 2016. Il 28 luglio dello scorso anno, infine, la Sevmash Shipbuilding Company ha avviato la produzione della settima ed ultima unità della flotta. L’Ulyanovsk dovrebbe essere completato nel 2023. Il K-560 Severodvinsk della classe Yasen Progetto 885 ha avuto un costo medio di 1,8 miliardi di dollari. Il costo stimato del K-561 Kazan è di tre miliardi di dollari. Il costo medio dei classe Virginia è di 2,7 miliardi di dollari.

La Marina russa avrebbe dovuto ricevere una flotta d'attacco composta da otto sottomarini classe Yasen entro il 2020, ma a causa della crisi economica e dei tagli al bilancio Mosca ha deciso di finanziare sette unità, stornando le risorse per la futura classe Husky.

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