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Quel selfie che imbarazza Macron: a braccetto con l'avvocato di ultradestra

Uno scatto ritrae il presidente Emmanuel Macron e la première dame, Brigitte, assieme ad Elie Hatem, avvocato franco-libanese legato a Jean-Marie Le Pen ed ex membro dell'Action Française

Quel selfie che imbarazza Macron: a braccetto con l'avvocato di ultradestra

A mettere in imbarazzo il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, e sua moglie Brigitte, sono due selfie che li ritraggono con un elegante avvocato parigino di origine libanese. Lui è Elie Hatem, monarchico, ex consigliere di Boutros Boutros-Ghali, Amine Gemayel e dell’attuale presidente libanese Michel Aoun. Ma soprattutto ex membro dell’Action Française, ed intimo amico del fondatore del Front National, Jean Marie Le Pen.

Secondo quanto ha dichiarato lui stesso al sito di informazione francese Mediapart, Hatem viene invitato all’Eliseo dai suoi amici “Jean-Paul Belmondo e Robert Hossein”. È l’8 novembre e i due miti del cinema francese, assieme allo stilista Ralph Lauren, stanno per essere insigniti della Légion d’honneur. Al ricevimento l’avvocato maronita, come tutti gli altri ospiti, saluta presidente e consorte. Scambia due parole con Macron e la première dame, si scatta una foto con entrambi e la posta su Facebook.

Apriti cielo. L’indignazione dei politici e degli intellettuali di sinistra, corre sul web. "Nostalgico di Pétain e dei collaborazionisti, adepto di Charles Maurras e del suo ‘antisemitismo di Stato’, Elie Hatem è stato ricevuto da Emmanuel e Brigitte Macron, che l’hanno trovato pure simpatico: è inaccettabile", scrive su Twitter Alexis Corbière, deputato di La France Insoumise. A protestare è anche l’europarlamentare Raphael Glucksmann, e l’Unione degli studenti ebrei di Francia (Uejf) che sempre in un tweet si chiedono come sia possibile che "un complottista di estrema destra" possa essere stato "ricevuto all’Eliseo con tutti gli onori".

La coppia presidenziale "fa selfie con tutti", ha minimizzato una fonte dell’entourage del capo di Stato, citata dal quotidiano Le Parisien. Dall’Eliseo chiariscono che "Hatem non è stato ricevuto dal presidente". Le liste degli invitati, spiegano dallo staff, sono sistematicamente "analizzate per assicurarsi che nessuno possa attentare alla sicurezza". Ma, aggiungono subito dopo, non vengono esaminate le "prese di posizione politiche" degli invitati.

Secondo lo stesso avvocato parigino finito al centro della polemica, però, Macron avrebbe saputo perfettamente chi aveva davanti. Tanto che, come riferisce proprio Hatem a Mediapart, il presidente conosceva "il suo percorso" e gli incarichi che aveva rivestito negli anni, oltre ai suoi "legami con il Medio Oriente e con la Siria". I due, sempre secondo il 54enne franco-libanese, avrebbero scambiato due chiacchiere sulla politica estera francese. Hatem si sarebbe congratulato con Macron per la sua "visione delle relazioni internazionali" e il presidente francese gli avrebbe detto di essere "amico del Libano e dei libanesi".

Ma l’Eliseo nega tutto. Passino le foto, ma per lo staff presidenziale questa conversazione non sarebbe mai avvenuta. Le frequentazioni di Hatem, che comprendono anche l’oligarca russo Kostantin Malofeev, sospettato di essere tra i finanziatori dell’estrema destra in Europa, imbarazzano non poco Macron. L’avvocato, invece, si è detto divertito dal clamore mediatico. "Le foto? Le ho pubblicate per ringraziare il presidente per i suoi sforzi per tentare di risolvere la crisi in Libano in occasione di una riunione che si è tenuta a Parigi", ha detto a Mediapart.

"Non pensavo – ha aggiunto – che avrebbero sollevato polemiche".

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