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Sigonella, terza base al mondo per il controllo di tutti i droni Usa

Nella base siciliana saranno installati dodici ripetitori con la possibilità di aggiungerne altri otto. Il progetto prevede inoltre tutti i sistemi infrastrutturali, meccanici, elettrici, stradali, di prevenzione incendi ed allarme per supportare il sito per le comunicazioni satellitari

Sigonella, terza base al mondo per il controllo di tutti i droni Usa

La base di Sigonella, in Sicilia, sarà la terza struttura al mondo per il comando, il controllo satellitare e la manutenzione di tutti i droni delle forze armate statunitensi.

Il 14 novembre scorso il Naval Facilities Engineering Command Office per l’Europa e l’Asia sud-occidentale della Marina militare Usa, ha pubblicato il bando di gara per la realizzazione nella stazione aeronavale n. 2 di Sigonella (NAS 2) dell’UAS SATCOM Relay Pads and Facility, un sito fornito di tutte le attrezzature necessarie a supportare le telecomunicazioni via satellite del Sistema degli aerei senza pilota ed “assicurare lo spazio per la gestione delle operazioni e delle attività di manutenzione” dei droni in dotazione all’US Air Force e all’US Navy per un importo tra i 10 ed i 25 milioni di dollari.

Il progetto per realizzare in Sicilia l’UAS SATCOM Relay Pads and Facility – spiega l’analista siciliano Antonio Mazzeo - era stato presentato la prima volta al Congresso nell’aprile del 2011, ma l’approvazione è giunta solo in occasione della predisposizione del bilancio per le costruzioni militari per l’anno fiscale 2016.

Scrivono dal Dipartimento della Difesa USA

“Nel nuovo centro saranno installati dodici ripetitori UAS SATCCOM con antenne, macchinari e generatori di potenza con la possibilità di aggiungerne altri otto della stessa tipologia. Il progetto prevede inoltre tutti i sistemi infrastrutturali, meccanici, elettrici, stradali, di prevenzione incendi ed allarme per supportare il sito per le comunicazioni satellitari. La costruzione di una SATCOM Antenna Relay facility è necessaria per supportare i link di comando dei velivoli controllati a distanza, in modo da collegare le stazioni presenti negli Stati Uniti con gli aerei senza pilota operativi nella regione dell’Oceano atlantico. Con il completamento di questo progetto saranno soddisfatte le richieste a lungo termine di ripetitori SATCOM per i Predator (MQ-1), i Reaper (MQ-9) ed i Global Hawk (RQ-4). Il nuovo sito supporterà inoltre il sistema si sorveglianza aeronavale con velivoli senza pilota UAV Broad Area Maritime Surveillance (BAMS) di US Navy e le missioni speciali del Big Safari di US Air Force”.

Il nuovo centro di Sigonella coordinerà tutti i droni militari americani a supporto dei principali comandi strategici per fornire informazioni aggiornate ai reparti combattenti.

Continuano dal Pentagono

“Il sito di Sigonella garantirà la metà delle trasmissioni dei velivoli senza pilota UAS e opererà in appoggio al sito di Ramstein, in Germania. Senza l’UAS SATCOM Relay Site gli aerei senza pilota non sarebbero in grado di effettuare le loro missioni essenziali, non potrebbero essere sostenuti gli attacchi armati e si verificherebbe una riduzione significativa delle capacità operative odierne ed un impatto negativo grave per le future missioni d’oltremare. La SATCOM Communications Support Facility avrà un’estensione di 1.200 metri quadri”.

Il nuovo UAS Satcom Relay di Sigonella – aggiunge Mazzeo - opererà come stazione “gemella” dell’infrastruttura ospitata in Germania, assicurando l’“indispensabile” backup alle operazioni d’intelligence e di telecomunicazione satellitare di Ramstein.

La principale base per le operazioni su scala planetaria dei droni USA si trova nella Creech Air Force Base, in Nevada.

Le nuove strutture di Sigonella garantiranno, tra le altre cose, un costante flusso di dati per consentire ai piloti nel Nevada di manovrare i droni in tempo reale a migliaia di chilometri di distanza.

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