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"È stanco...". La frase dei russi che scatena il giallo su Biden

Il Cremlino non risponderà alle affermazioni di Joe Biden su Putin: "Fatica e smemoratezza si traducono in affermazioni aggressive"

"È stanco...". La frase dei russi che scatena il giallo su Biden

Nessuna risposta dal Cremlino al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che in uno dei suoi ultimi interventi è arrivato a definire Vladimir Putin come un "criminale di guerra". Una definizione che per i russi rimane comunque un insulto personale. Parole inaccettabili e imperdonabili quelle di Biden, suprattutto perché, come sottolineato dal portavoce del presidente della Russia Dmitry Peskov, arrivano "da parte di un capo di Stato le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo".

Tuttavia, proprio oggi lo stesso Peskov ha affermato che il Cremlino non risponderà ufficialmente alle dichiarazioni di Joe Biden, soprattutto per non esacerbare ulteriormente gli animi, considerate le tensioni già in atto con gli Stati Uniti. Per comprendere fino a che punto siano tesi i rapporti fra le due potenze, Russia e Usa, basti pensare alle recenti dichiarazioni di Vasily Nebenzya al Consiglio di sicurezza dell'Onu: l'ambasciatore russo ha denunciato la presenza in Ucraina di una rete di almeno 30 laboratori di ricerca biologica dove si compiono "esperimenti molto pericolosi" coordinati con gli Stati Uniti d'America.

"Abbiamo ascoltato e visto le dichiarazioni, che in realtà equivalgono a insulti personali al presidente Putin", ha dichiarato in queste ultime ore il portavoce Dmitry Peskov, rispondendo ad una precisa domanda che gli è stata posta nel corso del briefing quotidiano. Poi la stoccata: "Considerando l'irritazione del signor Biden, la fatica e talvolta la sua smemoratezza, che alla fine si traduce in affermazioni aggressive, noi preferiremmo astenerci dal fare qualunque duro commento che possa causare un'ulteriore aggressività".

Forse, parlando di "stanchezza" e "smemoratezza", Peskov ha voluto riferirsi proprio alle perplessità sorte subito dopo l'ultima affermazione di Joe Biden sul presidente Vladimir Putin. In un primo momento, infatti, interrogato da un giornalista sulla criminalità delle azioni intraprese dal capo del Cremlino in Ucraina, Biden aveva risposto con un secco "No", per poi cambiare repentinamente versione e affermare che Putin è un criminale di guerra.

Un comportamento, quello del presidente Usa, che aveva suscitano non poche perplessità fra giornalisti e addetti ai lavori.

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