Guerra in Ucraina

"No, non lo è...". Quella frase di Biden su Putin

Joe Biden ha definito Vladimir Putin un "criminale di guerra". Prima della condanna, però, aveva risposto "no" alla domanda fatta da un giornalista

"No, non lo è...". Quella frase di Biden su Putin

"Biden ha parlato con il cuore". Questa è la spiegazione data dalla Casa Bianca alla definizione fornita dal presidente degli Stati Uniti d'America su Vladimir Putin. Il leader Dem ha definito lo "Zar" un "criminale di guerra".

In realtà, la stoccata del vertice Usa è arrivata in seconda battuta. Perché al primo quesito posto da un giornalista, ossia una domanda sulla criminalità delle azioni intraprese dal vertice russo in Ucraina, Joe Biden aveva risposto con un secco "no" (guarda il video). E così circola curiosità tra gli addetti ai lavori sul perché del cambio repentino di versione. Forse Biden non aveva ben compreso, essendo in un momento concitato.

"Signor presidente, dopo tutto quello che abbiamo visto sarebbe pronto a definire Putin un criminale di guerra?". La questione posta al Commander in Chief è stata questa. In un primo momento, Joe Biden ha replicato con sicurezza: "No". Poi però il presidente degli Stati Uniti d'America è tornato indietro e, dopo aver chiesto delucidazioni sul contenuto del quesito, ha risposto di sì, e cioè che Putin è definibile un criminale di guerra. In seguito, come riportato pure dall'Ansa, è arrivata la presa di posizione pubblica sui social.

"Putin sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità", ha twittato l'ex vicepresidente di Barack Obama. E ancora: "Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo", ha argomentato, riferendosi pure ai medici ed ai pazienti ospedalieri che sono divenuto ostaggio dell'esercito russo. La Casa Bianca, come premesso, ha voluto commentare in via ufficiale le parole di Biden, sottolineando come le considerazioni siano state mosse da empatia.

Il Cremlino non è rimasto a guardare. "Le parole di Biden su Putin sono inaccettabili ed imperdonabili", ha dichiarato, poco dopo, Dmitry Peskov. Poi la specificazione: "Riteniamo inaccettabile e imperdonabile tale retorica da parte di un capo di Stato le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo". Che i toni diplomatici tra l'attuale presidente degli Stati Uniti e quello della Federazione russa non fossero leggeri, del resto, era noto almeno dal 2011.

In definitiva, se Biden ha rafforzato a mezzo social la definizone espressa nei confronti dello "Zar", dalla Russia hanno reso noto che ritengono quanto affermato dal presidente Usa "inaccettabile".

Commenti