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​"Serve tregua immediata": Scholz e Macron in pressing su Putin

I tre capi dello Stato avrebbero deciso di restare "in stretto contatto". Ma Parigi e Berlino insistono: "Serve cessate il fuoco"

Telefonata tra Putin, Scholz e Macron: cosa accadrà nei prossimi giorni

Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, il capo dello stato francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz avrebbero avuto una conversazione telefonica nel corso della mattinata. Una conversazione che, secondo quanto riportato dalla Itar-Tass (agenzia di stampa ufficiale del Paese), sarebbe stata confermata direttamente dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.

Per quanto concerne il tema della telefonata, incentrato sulla questione ucraina, tuttavia, si può fare esclusivamente affidamento su ciò che hanno riferito i media nazionali tedeschi, riportando le dichiarazioni effettuate da un portavoce del governo federale. Olaf Scholz ed Emmanuel Macron avrebbero insistito con il presidente russo Vladimir Putin per ottenere"un immediato cessate il fuoco in Ucraina".

Il presidente della repubblica francese e il cancelliere tedesco sarebbero stati altresì chiari nel ribadire che ogni possibile soluzione al conflitto"deve avvenire attraverso negoziati tra l'Ucraina e la Russia", escludendo pertanto ancora una volta un intervento della Nato. Non si conosce l'esito della conversazione tra i tre capi di Stato: l'unica notizia trapelata è che Vladimir Putin, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron sarebbero rimasti d'accordo nel rimanere "in stretto contatto" nei prossimi giorni.

Non si tratta, comunque, dell'unica telefonata che il cancelliere tedesco ha avuto nella giornata di oggi. Secondo quanto riportato dal presidente ucraino, particolarmente attivo su Twitter soprattutto dall'inizio del conflitto, avrebbe avuto luogo un colloquio con Olaf Scholz, avente come oggetto "l'andamento dei colloqui di pace". Durante l'incontro, ha cinguettato Volodymyr Zelensky, sarebbe emersa"l'importanza di aumentare il sostegno alla difesa dell'Ucraina e la pressione delle sanzioni sulla Russia".

L'obiettivo di aderire all'Unione europea non è tramontato, come ha ribadito l'ex comico, il quale avrebbe sollevato ancora una volta "la questione alla vigilia del vertice informale dei leader europei".

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