Mondo

Il tg tedesco attacca l'Italia: "Rifiuta 39 miliardi dall'Europa"

Il senso del messaggio lanciato dal Tagesschau è che l'Italia non ha intenzione di accettare l'aiuto di Bruxelles perché non ne ha bisogno. Per i tedeschi Roma vuole solo ottenere ancora più soldi

Il tg tedesco attacca l'Italia: "Rifiuta 39 miliardi dall'Europa"

Il Tagesschau, cioè il telegiornale dell'Ard, il primo canale pubblico della Germania nonché il più seguito del Paese, ha spiegato ai suoi telespettatori che l'Italia ha rifiutato i 39 miliardi che l'Unione europea le avrebbe concesso per far fronte alla crisi economica provocata dal nuovo coronavirus.

Il senso del messaggio è che Roma non ha intenzione di prendere quei soldi perché non ne ha bisogno. Dunque, se non ne ha bisogno, è la tesi implicita del servizio, perché mai il governo italiano vuole imputarsi sugli Eurobond e sulla mutualizzazione del debito? Per ottenere altri benefici a spese dei tedeschi. Queste sono le idee che molto probabilmente circolavano nelle teste dei 9,3 milioni di spettatori che il lunedì di Pasquetta hanno assistito al tg (che dal canto suo ha ottenuto uno share del 25,5%).

Come sottolinea il quotidiano Italia Oggi, lo speaker del telegiornale ha precisato che, se l'Italia ha rifiutato i soldi di Bruxelles, la colpa è del Movimento 5 Stelle. Trattandosi di un tg che dura circa una quindicina di minuti, le notizie sono stringate. Impossibile, quindi, spiegare ai tedeschi lo scontro che si sta consumando in seno alla maggioranza del governo italiano, con Pd e Italia Viva che vanno in una direzione e grillini in un'altra.

Il commento del tg tedesco sulla posizione dell'Italia

In tedeschi hanno semplicemente capito che l'Italia non accetta soldi dall'Ue perché non ha bisogno di alcun aiuto immediato. Anzi: il governo italiano vuole addirittura speculare per ottenere ancora più soldi e ad altre condizioni. Condizioni, va da sé, convenienti per il nostro governo e sfavorevoli a quello di Berlino.

La questione ruota attorno ai coronabond (o Eurobond). Il premier Giuseppe Conte, e con lui tutto il fronte anti rigorista, vorrebbe ottenere da Bruxelles questo strumento; la cancelliera Angela Merkel non sembra tuttavia aver alcuna intenzione di cedere. Anche perché se facesse anche una sola, minima, apertura, verrebbe sconfessata dalla Corte costituzionale tedesca e rischierebbe di essere denunciata da uno dei Lander.

Scendendo nel dettaglio, il Bundesrat, ovvero la camera dei rappresentanti regionali, può imporre il diritto di veto su ogni legge varata dal governo centrale che abbia una rilevanza locale. Rientrano nella fattispecie anche molti trattati europei. Insomma, dovessero essere approvati i coronabond, Angela Merkel sarebbe costretta a fare i conti con una sorta di ribellione di un discreto numero di regioni tedesche.

Nel frattempo anche Berlino è alle prese con il Covid-19. Oltre agli affari europei, il governo tedesco deve decidere il da farsi. La decisione su come e quando ripartire sarà presa il prossimo mercoledì. Gli scienziati qui non sono pessimisti come in Italia, ma gli istituti di ricerca invitano alla massima prudenza.

Anticipare troppo i tempi potrebbe essere più dannoso della clausura.

Commenti