S'infiamma la campagna elettorale americana, con duri botta e risposta tra Trump e Hillary Clinton. Nell'ultimo affondo il miliardario invoca addirittura il carcere per la Clinton: "Dovrebbe andare in galera per il caso emailgate - ha detto durante un comizio a San Josè, in California -. Lo dico onestamente, è maledettamente colpevole". Trump sostiene che la Clinton dovrebbe essere arrestata per aver usato un account e-mail privato per attività ufficiali, mentre era segretario di Stato nella prima amministrazione Obama. Già in precedenza Trump aveva accusato Clinton di aver violato la legge federale.
Hillary: Trump alla Casa Bianca un errore storico
Mandare Trump alla Casa Bianca "sarebbe un errore storico", ha detto Clinton nel suo intervento sulla sicurezza nazionale a San Diego, a pochi giorni dalle primarie della California. Le elezioni presidenziali "rappresentano una scelta tre un’America impaurita, meno sicura e meno impegnata nel mondo e un’America forte e fiduciosa, che è leader, mantiene al sicuro il nostro Paese e fa crescere l’economia", ha detto l’ex segretaria di Stato nel suo discorso volto a demolire la candidatura del rivale repubblicano. "Ritengo che ci porterebbe su un sentiero davvero pericoloso... è facile credere che sarebbe capace di trascinarci in una guerra solo perché qualcuno lo infastidisce" , ha insistito Hillary, segnalando come il miliardario abbia "molte idee su chi biasimare ma nessuna sul da farsi".
La Clinton ha reclamato invece la necessità di tenersi "stretti" gli alleati, definendo cruciali le relazioni internazionali per la stabilità mondiale e per rispetto nei confronti "delle truppe americane che hanno combattuto e perso la vita per rendere sicuri questi legami". Se Trump vincesse, ha rincarato l’ex first lady, i nostri nemici brinderebbero. "Festeggerebbero al Cremlino e non possiamo lasciare che accada - ha insistito - non è una cosa da poco quando si parla di voler uscire dalla Nato o quando si chiamano i messicani violentatori e assassini... noi siamo fortunati ad avere dei vicini che ci sono amici. Perché lui vuole invece trasformarli in nemici?".
Hillary ha proseguito facendo un elenco di tutte le proposte più controverse di Trump, compreso il ritiro delle truppe Usa dal Giappone e la sua raccomandazione a Tokyo di fornirsi di armi nucleari. "Ma si rende conto che sta parlando dell’atomica", ha osservato la Clinton segnalando come l’accordo sul nucleare iraniano abbia reso gli Usa più sicuri "senza sparare un colpo". Trump "non sa come sconfiggere l’Isis", ha proseguito con sarcasmo, "ve lo immaginate nella situation room mentre prende decisioni di vita o di morte sulla pelle dei soldati americani? Vogliamo davvero le sue dita vicine al bottone? Queste elezioni - ha concluso - sono una scelta tra due visioni: la paura contro la speranza, lo sconforto contro la fiducia".
La replica di Trump: "Legge male dal gobbo"
Non si è fatta attendere la replica di Trump: "Cattiva performance della corrotta Hillary Clinton. Leggere male dal gobbo elettronico! Non ha neppure l’aspetto presidenziale". Il tycoon lo ha scritto su Twitter. "La corrotta Hillary non ha più credibilità.
Troppi fallimenti quando era in carica (come segretario di stato, ndr). La gente non consentirà altri quattro anni di incompetenza", ha rincarato il tycoon sul social network, accusando l’ex first lady di aver distorto le sue posizioni in politica estera.
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