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Con la Turchia senza primo ministro ora è in bilico l'accordo sui migranti

Dopo il passo indietro di Davutoğlu, i funzionari temono che qualcosa cambi

Il presidente turco Erdogan a un comizio a Sorgun a fine marzo
Il presidente turco Erdogan a un comizio a Sorgun a fine marzo

Sono in pochi a parlare chiaramente, in dubbio se esporsi su un tema estremamente delicato come il passaggio di consegne che si terrà a breve in Turchia, dove il primo ministro Ahmet Davutoğlu ha annunciato dimissioni risultato di una crescente spaccatura - e forse una scarsa acquiescenza - con il presidente Recep Tayyip Erdoğan, che potrebbe avere ripercussioni importanti anche sui rapporti con l'Europa.

Se Federica Mogherini, dice che è "un po' troppo presto per stabilire se [le dimissioni] avranno implicazioni e nel caso in quale senso", il timore che in una Turchia senza Davutoğlu possa cambiare qualcosa è diffuso e l'Alto rappresentante per la politica estera di Bruxelles chiarisce che il tema "sarà discusso con le autorità turche per decidere come muoversi".

Un funzionario europeo, parlando anonimamente alla Reuters, si espone maggiormente, sostenendo che la notizia del passo indietro di Davutoğlu "è una cattiva notizia", perché il primo ministro si è sempre rivelato più flessibile nel negoziare rispetto al presidente Erdoğan, un punto che peraltro è citato da molti come una delle questioni su cui si è acuito l'attrito tra i due negli ultimi mesi.

Un'altra voce europea rimarca però come l'accordo sia stato siglato con la Turchia e non con il suo primo ministro, convinto che poco cambierà ora che il premierato sarà affidato a un altro uomo. Voci discordanti, in attesa di una nuova nomina, che proprio perché in disaccordo fanno sorgere una domanda: l'accordo terrà?

Una domanda legittima, se è vero che già oggi il presidente Erdoğan ha fatto sapere che non intende cambiare le leggi sul terrorismo per venire incontro all'Unione Europea e ottenere l'eliminazione dei visti per i cittadini turchi.

"Noi andiamo per la nostra strada, voi per la vostra", ha messo in chiaro in un discorso televisivo.

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