Mondo

Ultrasuoni e malesseri. Strana storia dei diplomatici Usa a Cuba

Due rappresentanti dell'Avana espulsi dopo "incidenti" sull'isola castrista

Ultrasuoni e malesseri. Strana storia dei diplomatici Usa a Cuba

Due diplomatici cubani sono stati espulsi dagli Stati Uniti, come ritorsione dopo che "alcuni impiegati dell'ambasciata americana sull'isola sono stati costretti a tornare a casa, lamentando sintomi medici" che hanno iniziato a manifestarsi verso la fine del 2016.

È il dipartimento di Stato a informare della decisione di Washington, rendendo pubblica una storia che ha dell'incredibile. Gli americani impiegati a Cuba avrebbero iniziato a soffrire lo scorso anno di diversi problemi, inclusa una serie perdita dell'udito, che sarebbe dovuto all'utilizzo nascosto, dentro o nell'area dell'ambasciata, di dispositivi che agiscono in uno spettro al di fuori di quello che l'orecchio umano è in grado di percepire.

"Cuba è obbligata dalla Convenzione di Vienna a prendere misure per proteggere i diplomatici", ha ricordato la portavoce del dipartimento di Stato Heather Nauert, specificando che se è stato chiesto a due diplomatici di lasciare l'America è stato "per reciprocità".

Se i mesi di indagini hanno permesso di determinare che un qualche tipo di dispositivo è stato usato all'Avana, non è ancora chiaro di che cosa si trattasse, né se si sia trattato di un fatto intenzionale o se piuttosto i diplomatici abbiano sofferto delle conseguenze di uno strumento che doveva servire ad altro scopo.

Quello che è certo è che le rassicurazioni di Cuba non sono servite a molto.

Gli Stati Uniti prendono "estramemente sul serio" quanto è successo.

Commenti