
La variante Omicron allarga le distanze tra le due sponde del canale della Manica. La Francia ha introdotto infatti misure molto rigide per gli spostamenti da e verso il Regno Unito, al fine di evitare il possibile dilagare dell'ultima variante del coronavirus.
A comunicarlo sono state nelle scorse ore le autorità transalpine. In particolare, sono stati vietati gli spostamenti ritenuti non essenziali verso la Gran Bretagna. Da sabato, giorno in cui dovrebbero entrare in vigore le nuove misure, si potrà viaggiare al di là della Manica soltanto per motivi strettamente urgenti. Al ritorno però occorrerà esibire, pur risultando immunizzati o vaccinati, un tampone molecolare negativo eseguito non più di 24 ore prima. Sarà inoltre necessario affrontare un periodo di quarantena.
Non sono consentiti verso la Francia spostamenti turistici o di lavoro. L'unica deroga, in vista delle festività natalizie, per chi si trova nel Regno Unito ma ha la residenza nel territorio transalpino. Ma anche per questa categoria al rientro è prevista la quarantena e l'esibizione di un tampone negativo.
Il confine tra i due Paesi è stato quindi blindato. Gabriel Attal, portavoce del governo, in un'intervista rilasciata all'emittente Bfm Tv, ha chiarito i motivi che hanno portato all'introduzione di queste misure. “Dopo l'impennata di casi nel Regno Unito – ha dichiarato Attal – occorre proteggerci. Attueremo un sistema di controlli drasticamente più rigido di quello che abbiamo già”.
Una scelta che assomiglia molto a quella presa nello stesso periodo dello scorso anno, quando invece a destare preoccupazione era la cosiddetta variante inglese. Anche a Parigi dunque Omicron sta iniziando a generare apprensione. L'obiettivo è quello di salvare le festività natalizie provando a blindare i confini con quei Paesi, come per l'appunto la Gran Bretagna, dove la variante scoperta in Sudafrica sta iniziando a circolare in modo massiccio.
La scelta francese è solo apparentemente simile a quella italiana. Per adesso infatti le misure restrittive prese a Parigi hanno a che fare unicamente con il Regno Unito e non, come nel caso di Roma, con Paesi dell'Unione Europea.
Confini blindati in Israele
Probabilmente il governo francese ha preso spunto da quanto già fatto nei giorni scorsi in Israele. Anche se non si hanno informazioni certe sul grado di pericolosità di Omicron e sulla resistenza della nuova variante ai vaccini, l'alta contagiosità rilevata in Sudafrica sta facendo prevalere la linea della prudenza.
In Israele per l'appunto è stato deciso di vietare l'ingresso ai cittadini provenienti da Paesi inseriti in una sorta di “lista nera” in cui si ritiene che Omicron a breve possa circolare facilmente.
Un elenco che comprende Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Danimarca, Spagna, Irlanda, Finlandia, Svezia, Norvegia e la stessa Francia. Possono arrivare da questi Stati soltanto israeliani che devono però dimostrare di aver effettuato un tampone con esito negativo, trascorrere sette giorni in quarantena e infine sottoporsi a un nuovo tampone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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