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"Ville e soldi ai familiari": bufera sulla fondatrice di Black Lives Matter

Una fetta importante delle donazioni destinate a Black Lives Matter è finita nelle mani dei familiari dei vertici dell'organizzazione, che ora vanta un patrimonio milionario. È una delle no-profit più ricche

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I soldi delle donazioni di Black Lives Matter? Ai fratelli e familiari dei vertici dell'organizzazione antirazzista. Come riportato dal New York Post, che cita alcuni domenti fiscali, la co-fondatrice di Black Lives Matter Patrisse Cullors ha utilizzato fondi di beneficenza per pagare incredibili somme di denaro a suo fratello e al padre di suo figlio per vari "servizi". Paul Cullors, fratello di Patrisse, ha ricevuto 840 mila dollari sul suo conto bancario per aver presumibilmente fornito servizi di sicurezza all'organizzazione senza scopo di lucro, secondo i documenti fiscali visionati dal quotidiano conservatore. Nel frattempo, l'organizzazione ha pagato una società di proprietà di Damon Turner - padre del figlio di Patrisse Cullors - quasi 970.000 dollari per aiutare a "produrre eventi dal vivo" e altri "servizi creativi".

Black Lives Matter? Sempre più ricca

Nonostante Cullors, già criticata a suoi tempo dagli attivisti, l'organizzazione è sempre più ricca: Black Lives Matter ha infatti concluso il suo anno fiscale - che va dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2021 - con uno straordinario patrimonio netto di 42 milioni di dollari. La fondazione ha un budget operativo di circa 4 milioni di dollari, secondo un membro del consiglio d'amministrazione. "Questo rivela che (la fondazione Blm) è la più grande organizzazione no-profit nera che sia mai esistita nella storia della nazione. Quello che stiamo facendo non è mai stato fatto prima", ha affermato Shalomyah Bowers, che funge da segretario del consiglio di amministrazione della fondazione.

Più di 37 milioni di dollari sono stati spesi dalla fondazione in sovvenzioni, immobili e charter su voli privati, secondo le dichiarazioni fiscali. Inoltre, 32 milioni di dollari sono stati investiti in azioni, pari a quasi un terzo dei 90 milioni di dollari ricevuti dall'organizzazione in donazioni. Dopo le polemiche emerse già lo scorso anno, l'anno scorso Cullors si è dimessa da direttore esecutivo dell'organizzazione tra le critiche per il suo stile di vita a dir poco sopra le righe.

Le ville delle fondatrici del movimento antirazzista

Un'inchiesta del New York Post aveva infatti fatto luce su come Cullors e sua moglie, Janaya Khan, che si dichiarano marxiste convinte e "combattenti per la libertà", avessero acquistato una lussuosa villa con tre bagni e una dependance per gli ospiti nel quartiere di Topanga Canyon, nella parte occidentale della Contea di Los Angeles. La proprietà di 2.370 metri quadrati presenta "alti soffitti, lucernari e molte finestre" con vista sul canyon. La fattoria di Topanga Canyon, che comprende due case su un quarto di acro, è solo una delle tre case che Khan-Cullors possiede nell'area di Los Angeles, secondo i registri pubblici. Costo: 1,4 milioni di dollari. Mica male per una marxista che dice di combattere per gli oppressi e le ingiustizie sociali. Notizia che ha provocato non pochi malumori all'interno del movimento. Tant'è che Hawk Newsome, il capo di Black Lives Matter Greater New York City, aveva invocato "un'indagine indipendente" chiedendo come la rete internazionale di Blm spenda i propri soldi.

E come lo sono stati spesi lo si è capito, in maniera approfondita, dai documenti fiscali ottenuti dal Post.

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