Simone Innocenti
da Lucca
Non ha detto nulla quando i carabinieri sono entrati allinterno della sua abitazione e gli hanno notificato lordinanza di custodia cautelare. Il direttore del Museo della cattedrale di San Martino e direttore dellarchivio arcivescovile e della biblioteca Feliniana di Lucca, monsignor Giuseppe Ghilarducci, nato 70 anni fa a Capannoni (Lucca), arrestato con laccusa di ricettazione, si è chiuso in un silenzio irreale.
In una delle due abitazioni che il religioso aveva in uso, abitazioni che sono state perquisite, gli investigatori dellArma hanno infatti rinvenuto alcune opere darte che risultano rubate. In particolar modo, secondo quanto appurato dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Firenze, ci sono quattro pezzi che il monsignore ora agli arresti domiciliari non doveva proprio avere.
A mettere nei guai lalto prelato sono stati due calici del XVII secolo provenienti da Roma e dalla provincia di Terni, un paliotto dello stesso periodo proveniente da Napoli e una tela del 1600, «La Vergine del soccorso» dipinta da Giovanni Marracci, sparita proprio dalla chiesa di Gello della Pescaglia, in provincia di Lucca. I pezzi si trovavano nellappartamento della curia vescovile di Lucca e non erano nascosti ma esposti. Gli inquirenti hanno effettuato cinque perquisizioni a carico di altrettanti antiquari, dai trenta ai sessanta anni, che poi sono stati denunciati a piede libero per ricettazione.
Gli avvocati di monsignor Ghilarducci, Gilberto Gattai del foro di Lucca e Fabrizio Lemme del foro di Roma, hanno dichiarato: «Il nostro assistito è stato ampiamente interrogato e ha chiarito la sua passione di collezionista e le sue disponibilità economiche, gli acquisti di beni culturali ecclesiali effettuati sul mercato antiquario e non presso i privati.
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