Pronto a smentire le voci, a cominciare da quella del coordinatore nazionale Ignazio La Russa, che lo vorrebbero pronto a rientrare nel Pdl. Ma anche disposto ad affrontare una delibera di revoca nei suoi confronti. «Sempre se qualcuno - spiega il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri - vorrà scriverla e presentarla in aula». Dopo giorni di attacchi con la richiesta di dimettersi («sui giornali, mai col coraggio di dirmelo in faccia), il coordinatore cittadino di Futuro e libertà decide di replicare con una conferenza stampa convocata nella sala Marra di Palazzo Marino. «Rispondo - spiega - non perché sia attaccato alla poltrona, ma perché sono attaccato alle istituzioni». E accusa di un certo «desiderio di sfasciare tutto» chi, dopo il suo passaggio tra i «futuristi» finiani, mette in dubbio il suo ruolo alla guida del consiglio. Una carica ottenuta con i voti e lappoggio del centrodestra, quando ancora cerano Forza Italia ed An. «Io non ho cambiato partito - aggiunge Palmeri - E non capisco questa volontà di colpirmi». Tradimento? «Non capisco - sottolinea - quale sia la correttezza istituzionale di un presidente di Provincia che si permette di intervenire sul presidente di un altro consiglio, come quello comunale, eletto dai cittadini. Tutto questo va contro il galateo, la logica, la forma, la sostanza. E soprattutto la coscienza». Il voto contrario? «È successo solo una volta sulla Sogemi. Una questione di merito e non certo la prova che io sarei passato nel centrosinistra». Smentisce, intanto, la sua candidatura a sindaco e assicura che limpegno «almeno fino a febbraio, sarà dedicato al programma più che ai nomi».
Proseguono, intanto, le grandi manovre per la nascita di un terzo polo. Ieri lultimo acquisto col consigliere comunale Carlo Montalbetti che ha lasciato il centrosinistra per aderire allApi, la formazione di Francesco Rutelli. A benedirlo Bruno Tabacci, uno degli strateghi dellopzione terzista. Con il suo ingresso nel gruppo misto a Palazzo Marino Montalbetti, che nel 2006 era stato eletto nella lista civica del candidato sindaco dellUlivo Bruno Ferrante, mette un nuovo tassello nel puzzle del terzo polo a Milano che ora avrebbe i numeri per dar vita a un soggetto autonomo in consiglio comunale, con lUdc di Pasquale Salvatore e il Fli di Barbara Ciabò e Manfredi Palmeri. «Ho aderito allApi - le parole di Montalbetti - per costruire un nuovo polo civico e per raccogliere quella domanda di riformismo e pragmatismo capace di superare gli steccati ideologici così presente a Milano». Anche se non sono ancora maturi i tempi per un gruppo unico del nuovo polo a Palazzo Marino, Montalbetti si è però già offerto come uno degli animatori del nuovo coordinamento milanese tra Api, Udc e Fli.
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