Al Monte Stella il pallone spazzerà via la prostituzione

Oggi c’è ancora l’erba, sterpaglia, un’area degradata. Tra poco più di un anno lo spazio tra via Terzaghi e via S.Elia, ai piedi della Montagnetta di San Siro, di fronte al PalaSharp, sarà riempito da un altro genere di erba, quella sintetica di un campo di calcio a 11, di uno a 7, oltre a due campi di bocce, spogliatoi, ristorante, bar e, soprattutto, tanti, tanti bambini. Quei 12.465 mq lasciati per anni abbandonati a se stessi e diventati feudo di prostitute e trans, verranno bonificati dall’AS Masseroni Marchese, la società del presidente Vincenzo Cicoria che, col supporto di Paolo Ligresti, ha recepito il grido di dolore delle 200 mamme del QT8.
Un grande progetto, presentato ieri, davanti agli assessori Pier Gianni Prosperini e Alan Rizzi, che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni dal Comune di Milano e che vedrà la scuola calcio Masseroni ridare vita e decoro a una parte di Milano e togliere spazio al mercato del sesso proprio grazie al via vai dei mini calciatori, delle loro famiglie e al nuovo piano di illuminazione già approvato.
Un nuovo centro sportivo dunque, il Masseroni 2, che farà tirare un bel sospiro di sollievo alle scuole vicine: l’asilo nido di via Montichiari, la materna di via Cesenatico e la elementare Cadorna in piazza S. Maria Nascente. Un progetto che ha anche una valenza storico-architettonica perché sarà recuperato e restaurato il manufatto edilizio progettato all’interno dell’ambizioso piano urbanistico post bellico dall’architetto Piero Bottoni (che chiamò la collinetta di macerie Stella in ricordo della moglie) e successivamente costruito su progetto dell’architetto Liliana Tarnoczy nel 1968. Un edificio circolare di gran pregio architettonico che, ora in totale degrado, sarà il fulcro delle principali attività di supporto al centro sportivo, con uffici, magazzini, archivi, bar, ristorante e un’ampia sala riunione.
Un grande impegno per Cicoria che, in pochi anni, ha fatto della Masseroni Marchese, fondata nel 1948 ma esplosa dieci anni fa, la società guida del calcio giovanile cittadino e che, nel centro sportivo di via Madruzzo, a due passi da piazzale Lotto, vede giornalmente passare centinaia di bambini delle scuole cittadine, oltre a quelli della Scuola Calcio Milan e ai 400 atleti delle 25 squadre della Masseroni. E la sera sono i più grandi a riempire il centro, valga per tutti l’Adidas Cup.

Oltre alle innumerevoli iniziative che tra un anno troveranno un valido supporto nel Masseroni 2, una realtà che costerà quasi 3 milioni (un solo milione andrà per il disboscamento dell’area e la riqualificazione ambientale). Un’iniziativa da far tremare i polsi ma Cicoria e il suo giovane vice Antonio Cincotta ci credono.

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