Gian Marco Chiocci - Massimo Malpica
Montecarlo - Seppur innescata on line dall’altra parte del mondo, l’ultima notizia-bomba sulla casa di Montecarlo, se confermata ufficialmente, è destinata a fare parecchi danni, soprattutto all’immagine e alla credibilità del presidente della Camera. Citando documenti e fontidi altissimo livello dell’isola di Saint Lucia, due quotidiani dei Caraibi, il Listin Diario e el Nacional , hanno rivelato che dietro le società offshore del pasticcio immobiliare monegasco ci sarebbe come «titolare» Giancarlo Tulliani, il cognato di Gianfranco Fini. Colui che proprio a Fini, e per ammissione di quest’ultimo, rivelò l’esistenza di alcuni (misteriosi) compratori interessati all’appartamento di Boulevard Princesse Charlotte che nessuno, nel palazzo e nel partito, sapeva essere stato messo in vendita. Colui che per una «straordinaria, incredibile coincidenza» (parole proferite dal tesoriere di An, Francesco Pontone) di lì a poco finirà per andare ad abitare in affitto nello stesso appartamento del Principato di Monaco, nel frattempo passato di proprietà a una società gemella i cui referenti risultano essere gli stessi della prima società (costituita solo 45 giorni prima dell’affare, il 30 maggio 2008) che acquistò a un quinto del valore l’immobile da Alleanza nazionale. Trecentomila euro. A Montecarlo, quasi un prezzo da box auto.
Ma veniamo alla bomba a mezzo stampa lanciata a Santo Domingo. Secondo un documento pubblicato all’indirizzo www.elnacional.com. do che riprende quanto preannuciato dal Listin Diario e rilanciato dal sito Dagospia , «dai documenti dei corrisponenti, è stato anche possibile accertare il proprietario beneficiario (il titolare, ndr ) della compagnia che è il signor Giancarlo Tulliani che è stato istruito riguardo alla compagnia usando i servizi della Jasaon Sam e del Corpag services sa».
La lettera pubblicata si riferisce a un’inchiesta avviata dal neoministro della giustizia Lorenzo Rudolph Francis, inviata il 16 settembre 2010 al capo del governo di Saint Lucia, Stephenson King. Nella missiva il Guardasigilli locale spiega il perché dell’interesse governativo alla questione della casa di Montecarlo scaturito dalle informazioni ricevute «da una potenziale pubblicità negativa » a mezzo stampa internazionale Così, spiega, «ho richiesto al direttore dei servizi finanziari di investigare le compagnie di cui si parla (Timara e Printemps). La nostra richiesta era dovuta a notizie di stampa di giornali internazionali che coinvolgevano società/ compagnie che operano nella giurisdizione di Saint Lucia». E questo anche per verificare se erano state rispettate «leggi e regolamenti che governano il settore off-shore ».
E ancora. «Abbiamo ottenuto alcune informazioni sulle compagnie coinvolte nelle operazioni - continua Francis - il nostro scopo principale era determinare se le compagnie stessero operando in accordo con le nostre leggi e i doveri degli agenti». Il ministro non ci gira troppo attorno. Le società in questione sono quelle note ai lettori perché «protagoniste» dell’ affaire della casa di Montecarlo abitata dal cognato del presidente della Camera: «Abbiamo investigato le seguenti compagnie: Printemps Limited, Timara Limited e Jaaman Director Limited. Queste compagnie sono collegate all’acquisto di un appartamento che era di proprietà di un partito politico italiano e che si trova a Monaco». L’appartamento è quello in Boulevard Princess Charlotte 14, donato dalla contessa Colleoni ad Alleanza nazionale. «Queste compagnie- continua la lettera- sembrano condividere lo stesso referente, Corporate Agent (St. Lucia) Ltd così come lo stesso indirizzo a Saint Lucia, al numero 10 di Manoel Street Castries, St. Lucia. Mentre la Jaman director limited agisce come responsabile sia per Printemp che per Timara è stata rimpiazzata da Corporate Agent. I suoi azionisti restano gli stessi nominativamente di Corporate Management Nominees inc. È stato anche confermato - insiste il ministro che la Corporare Agent Nominees inc e la Corporate Management Nominees agivano per conto del signor James Walfenzao di Corpag Services Usa di Miami, Florida, e il signor Anthoine Izeelar della Jasaon Sam a Monaco». Walfenzao, per dire, è il referente a cui Tulliani gira la sue bollette. Sempre per verificare se siano stati commessi abusi, il ministro informa il premier di Saint Lucia che è stata avviata una richiesta di informazioni a Corpag Service Usa, «con una comunicazione fatta da Walfenzao». Ci si è dilungati con gli accertamenti anche sul notaio di Monaco signor Paul Louise Aureglia che fu responsabile del passaggio di proprietà dell’immobile ereditato da Alleanza nazionale «e quindi trasferito a Printemps e più tardi a Timara». L’investigazione presso il notaio, spiega Francis, è stata fatta per determinare come mai il prezzo del «trasferimento» fu stimato al ribasso considerandoi prezzi di mercati delle proprietà immobiliari di Monaco in quel preciso momento storico.
«Dai documenti arrivati dai corrispondenti - chiosa il ministro- è stato anche possibile accertare che il beneficiario effettivo ( beneficial owner ) della compagnia è il signor Giancarlo Tulliani che ha ricevuto istruzioni sulla compagnia utilizzando i servizi di Jason Sam e di Corpag». Il Listin Diario conferma che la carta in questione è un «documento oficial del gobierno de la República de Santa Lucía, en el Caribe »che per l’appunto «señala que Giancarlo Tulliani es el titular de la Printemps Ltd y la Timara Ltd, del cual la prensa italiana y de otros puntos de Europa indican que se trata de un “scoop” mundial». Ovvero, c’è Tulliani dietro a Timara e Printemps. La notizia non è stata smentita da Fini nemmeno di fronte alla sfida lanciata da Francesco Storace alle agenzie di stampa: «Il presidente della Camera è in grado di imporre a Giancarlo Tulliani una rapida smentita della notizia diffusa da Dagospia sulla proprietà della società off-shore che hanno gestito l’affare di Montecarlo?Il silenzio ostinato fa male alle istituzioni oltre che a una comunità ferita ». Al momento di andare in stampa, poco dopo l’una di notte, Gianfranco Fini non aveva ancora risposto.
La risposta dei legali di Giancarlo Tulliani «Il Sig. Gian Carlo Tulliani smentisce categoricamente la notizia secondo la quale ci sarebbe la sua persona dietro la società off-shore che ha comprato l’appartamento monegasco, ribadendo di essere un semplice conduttore della suddetta unit… immobiliare»: è quanto scrivono, in una nota gli avvocati Carlo Guglielmo e Adriano Izzo, legali di Tulliani, a proposito di quanto pubblicato «in data odierna sulle pagine dei quotidiani Libero e il Giornale». «All’esito di una prima indagine eseguita dai sottoscritti difensori, peraltro - si legge nella nota - emergono forti perplessità sull’autenticità del documento pubblicato dai quotidiani Libero e il Giornale e attribuito al Ministro di Giustizia di Santa Lucia». «Il Sig.
Gian Carlo Tulliani - proseguono i due legali - si riserva di adire le competenti autorit… civili e penali per far sanzionare l’ennesimo vergognoso e inaccettabile tentativo di coinvolgere la sua persona in una vicenda artatamente creata per un mero e chiaro fine politico».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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