Montezemolo: «Contatti tra Fiat e Mercedes»

da Milano

Non è poi così remota la possibilità che Fiat e Mercedes si accordino per produrre uno o due modelli insieme. Sembra infatti che Dieter Zetsche, attuale presidente della Daimler, ex numero uno della Chrysler e prima ancora manager di peso sempre della Mercedes, abbia in simpatia l’auto italiana.
Risale infatti al Salone di Detroit del 2003, quando Zetsche era alla guida della rinata Chrysler (a spedirlo negli Usa a tentare il risanamento di un gruppo allora conciato piuttosto male era stato l’ex presidente di DaimlerChrysler, Jürgen Schrempp), una sua predizione ottimistica: «La salvezza della Fiat non è una missione impossibile». Ma il baffuto top manager tedesco andò oltre e a microfono spento non scartò l’idea di un eventuale accordo futuro con gli italiani. Per la serie: ogni opportunità che si presentasse dev’essere presa in considerazione. Erano gli anni successivi al matrimonio con Gm, preferita da Gianni Agnelli proprio a DaimlerChrysler e la casa italiana navigava in acque agitate. Ora, anche sull’onda dell’intesa siglata qualche mese fa tra Fiat e Daimler per la fornitura di motori ai veicoli commerciali Mitsubishi, Torino e Stoccarda starebbero valutando una cooperazione sulle vetture compatte. Lo stesso presidente della Fiat, Luca di Montezemolo, ha precisato ieri che «ci sono contatti con Mercedes, come con altri costruttori», anche se «è obiettivamente ancora prematuro parlare di alleanza». Qualcosa di più, in un senso o nell’altro, si saprà oggi dopo l’assemblea generale dell’Anfia, in programma a Roma, alla quale è stato invitato l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne (ospiti del presidente dell’Anfia, Eugenio Razelli, saranno anche i ministri Pierluigi Bersani ed Emma Bonino). Sui presunti contatti con Torino, di cui ha parlato l’altro giorno il magazine tedesco Auto Motor und Sport, il gruppo di Stoccarda ha laconicamente fatto sapere «di essere pronto, in linea di principio, a lavorare con altre case su progetti d’interesse reciproco». Intanto, secondo un’analisi di PwC, la produzione di auto a livello mondiale aumenterà del 19% entro il 2014, mentre in Italia alla fine del 2007 l’aumento delle vendite (la stima arriva a 2,5 milioni di unità rispetto ai 2,32 milioni del 2006) è legato «in parte alla rinascita della Fiat, con il lancio di modelli sempre più desiderabili». Infine il punto sul caso Pomigliano, la fabbrica campana della Fiat che si è vista «soffiare» da Cassino la produzione dell’Alfa 149.

In una lettera aperta a Marchionne firmata da Rsu, sindacati metalmeccanici e condivisa da Gerardo Giannone (Comunisti italiani) l’ad della Fiat viene ufficialmente invitato a partecipare all’incontro tra azienda e organizzazioni di categoria di lunedì a Napoli. Nella missiva i lavoratori campani ricordano che «Cassino è a un tiro di schioppo da Pomigliano, per cui qualora si decidesse di affossare il nostro impianto saremo pronti a una forte mobilitazione».

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